"Infiltrazioni mafiose in Toscana: appello del Psi per una presa di coscienza e azioni concrete"

Il Psi in Toscana denuncia la mancanza di consapevolezza sulle infiltrazioni mafiose. Chiedono alle forze politiche di agire e siglare protocolli di legalità con gli enti locali e le aziende coinvolte.

"In Toscana, nonostante il susseguirsi di inchieste che attestano un livello preoccupante della presenza di infiltrazioni mafiose nel tessuto economico e sociale, non vi è stata ancora una presa di coscienza appropriata da parte di settori della società civile". Lo afferma il segretario provinciale del Psi, Carlo Sorrente, in una nota sottoscritta anche da altri consiglieri comunali del Psi in Comuni della provincia (Fabio Poli a Cascina, Riccardo Pasqualetti a Casciana Terme lari, Angela Baldoni a Vecchiano, Maria Vanni a Montopoli e Giosafat Scaduto a Castelfranco). Per questo secondo i socialisti "le forze politiche devono riprendersi il ruolo d’indirizzo spingendo gli enti locali a siglare protocolli di legalità con le prefetture e diano analoghe disposizioni sia alle società controllate come Retiambiente e Acque, ma anche a quelle partecipate come Ecofor, Acquarno e Cuiodepur: è necessario estendere a tutte le amministrazioni il protocollo di legalità tra prefetture e Regione Toscana, ma anche normare i materiali di recupero delle filiere produttive e manifatturiere, far accompagnare i materiali tradizionali come il Keu da una certificazione scientifica preventiva e rafforzare i presidi di controllo come Arpat e Ispettorato del Lavoro".