"Inagibile dal 2017... Siamo noi quelli stanchi"

"Inagibile dal 2017...  Siamo noi quelli stanchi"
"Inagibile dal 2017... Siamo noi quelli stanchi"

PONSACCO

Palazzo Rosa. Mentre la commissione costituita da cittadini e composta da Gianluigi Arrighini, Federico D’Anniballe, Lando Masi, Samuele Ferretti, Maurizio Bernacchi, Simonetta Ledda e Debora Riccetti continua a puntare il dito sull’inagibilità dell’edificio, Gabriele Gasperini di Ponsacco Si.cura definisce "ordinanza della vergogna" quella emessa mercoledì dal Comune dopo il sopralluogo dei vigili del fuoco.

"La nostra attenzione è puntata su un’agibilità che già a monte non avrebbe dovuto essere concessa per il non rispetto della convenzione stipulata tra comune, proprietà e società costruttrice – attacca la commissione – C’erano vincoli espliciti mai rispettati che dovevano far negare la concessione dell’agibilità. Inoltre, dall’accesso agli atti siamo venuti a conoscenza di una sospensione dell’agibilità di una parte residenziale del fabbricato datata 2017, rintracciabile anche sul portale del Comune. Nei consigli comunali e sui media continuano a dire che il fabbricato è agibile, mentre dal 2017 c’è una sospensione a cui non è seguito nessun atto che la ripristinasse. Sulle cose del passato è bene sia fatta luce, da chi ha l’autorità per farlo, non da noi che facciamo semplici richieste. Sulla sospensione dell’agibilità invece viene da chiedersi quante cose potevano andar diversamente dal 2017 a oggi se fosse stata tenuta in considerazione. In sei anni i problemi sono degenerati".

"Il nostro esposto del 26 giugno, e le conseguenti verifiche dei pompieri, forniscono al Comune un assist da sfruttare per emettere ordinanza di sgombero in merito alla presenza di cumuli di rifiuti – sostiene Gasperini di Ponsacco Si.cura – Ma Ponsacco è diversa. Invece di sgomberare l’immobile, emette ordinanza nei confronti dei proprietari, i ponsacchini, le vittime, intimandogli di mettere a norma ciò che è stato devastato da qualcun altro. Caro sindaco, sono i ponsacchini a essere stanchi".