Il vescovo e i nuovi venti di guerra: "Preghiere a casa e nelle chiese"

La Chiesa di San Miniato invita alla preghiera e al digiuno per la pace nel mondo, su richiesta del Papa. Il 27 ottobre sarà recitato il rosario e celebrata la messa nel Santuario del Santissimo Crocifisso di Castelvecchio. La preghiera è la forza dei deboli, più forte di ogni arma e violenza.

Anche la chiesa locale non nasconde la forte preoccupazione per questo tempo interessato da conflitti e per il tornare ad acuirsi di vecchie e pericolose crisi, foriere di morta e che rischiano di gettare nuovamente il mondo sotto l’incubo dle terrorismo. Il vescovo monsignro Paccosi invita alla preghiera e ricorda la giornata di preghiera e digiuno per la pace che è indetta per il 27 ottobre. "Tacciano le armi, si ascolti il grido di pace dei poveri, della gente, dei bambini. La guerra non risolve alcun problema, semina solo morte e distruzione. Aumenta l’odio, moltiplica la vendetta. La guerra cancella il futuro".

Così ha detto il Papa nell’udienza di mercoledì scorso, invitando a pregare e digiunare per la pace. Dopo la giornata del 17 ottobre, richiesta a tutta la Chiesa dal cardinal Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme, monsignor Giovanni Paccosi invita tutte le comunità della diocesi di San Miniato ad aderire a questa nuova chiamata del Papa alla preghiera e alla penitenza per la Pace in Medio Oriente, in Ucraina e nel mondo intero. Ognuno - ricorda il vescovo – "può partecipare personalmente, o predisporre gesti di preghiera comune, come il rosario, preghiera di questo mese di ottobre, nelle case e nelle Chiese della diocesi". A San Miniato il 27 ottobre rsarà recitato il rosario alle 17, 30 e poi sarù celebrata la messa alle 18 nel Santuario del Santissimo Crocifisso di Castelvecchio che custodisce una venerata immegine della croce, alla quale il polo di San Miniato è sempre ricorso nei momenti di grande difficoltà. Accadde per la peste. E preghiere a quella croce sono state rivollto anche durante la pandemia da Covid con una esposizione straordinaria.

"La preghiera sembra così poca cosa, ma è la forza dei deboli, è il gesto umano più vero – spiega monsignor Paccosi – più forte di ogni arma e violenza, perché riconosce che solo un altro, Dio, può convertire i nostri cuori dall’odio all’amore, fino a guardare il nemico come fratello".

C. B.