
di Luca Bongianni
Si ispira a Medvedev e sogna di portare Pontedera in serie A. Il Circolo Tennis di Pontedera cresce ancora e lo fa sia con la scuola tennis, sia con le infrastrutture, sia con le ambizioni della Prima squadra del capitano Leonardo Azzaro. Presentato ieri alla stampa davanti ad alcuni affezionati del circolo il nuovo arrivato in casa Ct Pontedera. Si tratta di Francesco Maestrelli, pisano classe 2002 (proprio oggi compie 19 anni). Uno dei giovani tennisti più promettenti del panorama toscano e nazionale. Andrà a far parte dal prossimo anno della Prima squadra che quest’anno ha festeggiato la serie B1 centrando la seconda promozione consecutiva. Una pedina di spessore nello scacchiere di Azzaro che vede tanti ragazzi giovani e di talento, molti dei quali cresciuti proprio sui campi del circolo pontederese. "Di Francesco ci hanno colpito soprattutto le sue qualità umane e morali – lo ha presentato il presidente del Ct Pontedera, Federico Nocchi – è un ottimo giocatore ed è giovane, aspetto per noi molto importante. Infatti abbiamo trovato con lui un accordo triennale che non è tipico tra giocatori e circoli, ma vogliamo avere un orizzonte più lungo e guardare lontano. L’obiettivo nostro infatti non è solo quello di mantenere la categoria ma di puntare anche più in alto. Francesco è sempre stato un giocatore di livello, costante e ora che si è diplomato avrà ancora più tempo per dedicarsi a questo sport". Tesse le lodi del suo nuovo giocatore il capitano Leonardo Azzaro. "Con i maestri della scuola abbiamo improntato la scuola tennis sul professionismo e sulla serietà – dice Azzaro – e con questa ambizione vogliamo continuare a crescere. Francesco è l’innesto che stavamo cercando per fare il salto di qualità e provare ad andare in A2, a lui gli faccio un grande in bocca al lupo". Quindi le prime parole di Maestrelli, arrivato a Pontedera dopo l’esperienza in A2 a Pesaro ma si allenerà a Tirrenia in quanto giocatore di interesse nazionale seguito dalla Federazione.
"Di questo circolo, più di altri che mi hanno cercato, mi ha colpito l’intensità dei contatti avuti da cui è emersa la grande voglia di tesserarmi – ha detto –. Sono molto motivato e felice di far parte di un circolo vicino a casa ma soprattutto ambizioso. Mi ritengo un giocatore atipico, sono alto ma come Medvedev, il primo giocatore che ho visto a New York, non voglio finire subito lo scambio, il servizio è la mia arma principale e tra i due preferisco il rovescio".