Arrivederci, Volterra. Allo scadere del mandato istituzionale, l’assessore alle culture Dario Danti tratteggia i bilanci di cinque anni di governo alla guida del settore culturale e dell’artigianato.
Assessore, intanto la sua esperienza a Volterra si chiuderà davvero con questa amministrazione?
"Vede, vi è un inizio e una fine. Ciò vale anche per le cose belle. Ho portato avanti un’idea e la mia esperienza, a Volterra, si concluderà il 10 giugno. Spesso capita di credersi inamovibili nei ruoli politici, ma serve un’ecologia della politica stessa, un ricambio generazionale o di genere. E la città ha molti talenti da spendere per il testimone che andrò a cedere".
Come giudica il suo cammino nella giunta?
"Un’esperienza fondante, a livello personale. Sono arrivato da un’altra città, seppur Pisa faccia parte dello stesso territorio. E’ stata la Sfida, sì con la S maiuscola. Credo di essermi sin da subito messo in ascolto del territorio, costruendo politiche culturali senza colonizzazioni calate da fuori o dall’alto. E ho visto un elemento fondamentale".
Quale?
"Una città può rigenerarsi, cambiare, partendo dalla cultura. Ed è ciò che abbiamo provato a fare nella candidatura a capitale italiana della cultura, e nessuno può negare la straordinarietà di un cammino che era nel programma elettorale dell’amministrazione comunale, e successivamente con Volterra22 e Volterra23".
E quale, secondo lei, il lascito di questo viaggio che ha coperto quasi tutto il percorso di governo del Comune?
"La partecipazione attiva del territorio. E, In quasi cinque anni, abbiamo attratto circa 10 milioni sul territorio in ambito culturale, oltre ai 3,5 milioni della precedente amministrazione, completando le progettazioni. Un risultato che sembrava impensabile. Credo che a partire dalla candidatura a capitale della cultura, si sia costruita una cittadinanza culturale. Abbiamo erogato il numero massimo di finanziamenti in ambito culturale per le associazioni. Nessuna, e ripeto nessuna di esse, è stata lasciata indietro".
Eppure ha ricevuto critiche infuocate da parte dell’opposizione.
"La stessa opposizione che, in consiglio comunale, ha votato insieme alla maggioranza tutti gli atti su convenzioni per festival e eventi. Per inciso, ho avuto modo di lavorare bene anche con la candidata a sindaco della Coalizione Civica Francesca Giorli per il suo settore professionale, quello cinematografico. Nessuno, ripeto, è stato lasciato indietro".
E per i musei, dopo una vertenza difficile?
"La vertenza ha trovato uno sbocco importante. Cito due dati: nel 2022 Volterra ha avuto il risultato migliore di sempre per i visitatori nel polo museale civico, nel 2023, sono aumentati gli incassi. Lasciamo una Volterra migliore di prima, parlo non solo per il mio ambito. E penso anche alle sinergie attuate nel settore artigianale con figure di spicco. Ma voglio tornare sui musei".
Prego.
" L’accordo raggiunto detta un ulteriore passo in avanti per i diritti dei suoi lavoratori e per le loro condizioni economiche".