di Luca Bongianni
Dalla prima lavatrice da solo al blocco della caldaia, fino alle prime spese al supermercato. Il comico Jonathan Canini, 28 anni di Santa Maria a Monte, si prepara a tornare a teatro e a raccontarsi nel suo nuovo spettacolo "Vado a vivere con me", scritto insieme all’autore Walter Santillo, vero maestro della comicità. Dopo che per diversi anni ha portato in giro per l’Italia il suo primo e fino ad ora unico spettacolo Cappuccetto Rozzo, raccogliendo innumerevoli successi, adesso Canini è pronto a decollare in solitaria. Non ci sarà più la spalla Riccardo Di Marzo, ma sul palco il comico toscano porterà i suoi personaggi, quelli ormai storici ed altri nuovi. Anteprima il 7 e 8 maggio al teatro Il Garibaldi di Prato, prima di iniziare con il tour estivo.
Jonathan, che spettacolo sarà “Vado a vivere con me“?
"Questo è uno spettacolo a cui tengo tantissimo, sul quale stavo lavorando da un anno e mezzo. Adesso finalmente è pronto e non vedo l’ora di portarlo in scena. Parlerò della mia personale esperienza di andare a vivere da solo, passo che prima o poi tutti dobbiamo fare. E quindi l’abbandono del nido familiare per cimentarsi in una nuova avventura, con tutti gli inconvenienti del caso. Ad esempio, dopo le prime lavatrici la maggior parte dei miei vestiti non stanno nemmeno al mio cugino di sei anni…".
Chi ci sarà sul palco con te?
"Durante Cappuccetto Rozzo in molti mi chiedevano di portare in scena i personaggi che ho fatto conoscere sui social. E allora ho deciso di farmi accompagnare dal bullo, il livornese, il fattone, Vittorio Pavone, Pamela di San Miniato, la sbudellacignali, Dino di Campocatino e un nuovo personaggio, un’anziana meridionale. Tutti personaggi ispirati a persone che ho conosciuto nella mia vita".
Com’è nata la collaborazione con Walter Santillo?
"Mi vennero a vedere insieme a Carlo Conti al teatro Puccini di Firenze. A fine spettacolo restammo un po’ a parlare e quasi naturalmente ci siamo avvicinati. Questa collaborazione mi ha dato tanto. Prima ero abituato a scrivermi le battute da solo e poi a recitarmele, mancava solo che ci ridessi e avevo fatto tutto io. Walter è di un’estrema umiltà, mi fa capire dove sbaglio, mi aiuta a migliorarmi. Per me è stata una vera manna dal cielo".
Dove porterai questo spettacolo?
"Ancora non lo so. Dove mi mandano vo’. Sicuramente in Toscana ma sicuramente gireremo l’Italia. Spero di fare più date possibile perché questo è uno spettacolo che sento veramente mio".