CARLO BARONI
Cronaca

Il rebus del giudice di pace: "I Comuni non ce la fanno. Ufficio a rischio chiusura"

Il sindaco di San Miniato: "Il carico non può ricadere solo sul nostro municipio". Ieri una riunione per ascoltare anche gli avvocati. Parlano anche Mini e Giannoni.

Il Comprensorio del Cuoio rischia stavolta di perdere davvero l’ufficio del giudice di Pace (. foto di repertorio di un tribunale

Il Comprensorio del Cuoio rischia stavolta di perdere davvero l’ufficio del giudice di Pace (. foto di repertorio di un tribunale

L’ufficio del giudice di pace è a rischio. "Se il personale necessario per mandare avanti la struttura deve ricadere solo sulle spalle del Comune di San Miniato, la sostenibilità non c’è", dice il sindaco Simone Giglioli che ieri sera ha incontrato l’ordine degli avvocati e la camera penale di Pisa per ascoltare anche la loro posizione. Attualmente le risorse impiegate sono due: "Una che sta per andare in pensione – spiega Giglioli – ed è del Comune di San Miniato. L’altra lascerà l’ufficio ad aprile ed è del Comune di Santa Croce". Le avvisaglie che i nodi sarebbero arrivati al pettine c’erano da giorni. Il giudice di pace è rimasto, in questi anni, perché le amministrazioni locali si sono fatte carico del personale necessario. La visione del problema è diversa fra i vari sindaci.

"La questione del giudice di Pace – dice il sindaco di Castelfranco Fabio Mini - non può essere un problema dei comuni. In questo momento storico i municipi hanno carenze di personale, quindi non si può pensare di tenere aperto l’ufficio con il personale dei Comuni. Se San Miniato che ha il doppio dei nostri dipendenti non è in grado di mandare un lavoratore in distaccamento, figuriamoci noi che siamo come numeri di organico estremamente più piccoli. Per Castelfranco poi credo che per i giudizi di primo grado, per fatti non gravi andare a dibattere a Pontedera sia quasi meglio".

Roberto Giannoni, sindaco di Santa Croce: "Credo che se il sindaco Giglioli non è in grado di mantenere il suo personale distaccato all’ufficio del giudice di pace ci sia poco da fare. Noi abbiamo ancora per un po’ una dipendente in parte distaccata a San Miniato i da oltre un anno, ma non possiamo pensare di tenere aperto questo tribunale con la sola lavoratrice di Santa Croce. Se San Miniato, come apprendiamo, non può reintegrare il dipendente in fase di pensionamento, vorrà dire che andremo a dibattere a Pontedera, oppure proveremo a rivolgerci al ministero della giustizia per capire se è possibile trovare un’altra soluzione".

Sulla vicenda il Gruppo Misto aveva presentato una domanda di attualità in consiglio che non è stata ammessa. "Il sindaco a differenza di quanto ha affermato una ventina di giorni fa, è bene che dica chiaramente che per il Comune di San Miniato l’ufficio del giudice di pace chiuderà – dice Manola Guazzini – infatti domani (oggi per chi legge)è in approvazione la modifica del fabbisogno del personale che prevede la suddivisione del settore dei servizi tecnici in due con la previsione di due dirigenti: questo sacrificherà ben tre unità di personale ed una di queste è proprio quella destinata all’ufficio del giudice di pace".

Carlo Baroni