Il Dramma Popolare apre le porte del suo archivio

Venerdì l’inaugurazione. Il presidente Gabbanini. a Roma all’inaugurazione. del Fondo Camilleri

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Un pezzo di storia importante del teatro italiano passa da San Miniato e dall’ esperienza del Dramma Popolare. Una storia raccolta in un archivio che d’ora in poi potrà essere fonte di studio e di approfondimenti. Domani, in occasione del Festival nazionale degli Archivi "Archivissima" e della "Notte degli Archivi", la Fondazione Dramma Popolare inaugura il suo archivio. Dopo il riordino avvenuto con autorizzazione e la costante collaborazione della Soprintendenza archivistica e bibliografica per la Toscana, la Fondazione apre le stanze della sua sede per mostrare come sono state organizzate le sue carte. L’archivio racconta l’ininterrotta attività del Dramma, dal 1947 a oggi. Lettere, copioni, manifesti, brochure, disegni e numerose foto (oltre 9mila) sono stati ordinati e classificati. Sarà così possibile agli studiosi sfogliare l’inventario e compiere più accurate ricerche seguendo l’elenco dettagliato dei materiali conservati. Inoltre durante Archivissima sarà possibile ascoltare la storia dell’archivio da chi ne ha curato l’organizzazione. Prima delle visite è previsto un incontro aperto al pubblico per l’inaugurazione dell’archivio. Sarà presente alla serata inaugurale la Soprintendenza di riferimento nella persona del vice-soprintendente Valgimogli. L’appuntamento è per le 18 nella biblioteca del Seminario Vescovile di San Miniato.

Dopo i saluti delle autorità, interverranno il vescovo Andrea Migliavacca, il curatore dell’archivio del Dramma Alex Di Bartolo, il presidente della Fondazione Idp Marzio Gabbanini. Proprio Gabbanini martedì scorso ha partecipato all’inaugurazione del "Fondo Andrea Camilleri" a Roma. invitato dalle figlie Andreina e Mariolina. San Miniato era rappresentata con un pannello che racconta la presenza di Camilleri al Dramma.