Il caso biblioteca. Scatta la lettera a Giani: "Politica prepotente"

Le lavoratrici della biblioteca che, per un appalto non rinnovato dal Comune, perderanno il posto proseguono la battaglia. Ieri hanno...

Il caso biblioteca. Scatta la lettera a Giani: "Politica prepotente"

Il caso biblioteca. Scatta la lettera a Giani: "Politica prepotente"

Le lavoratrici della biblioteca che, per un appalto non rinnovato dal Comune, perderanno il posto proseguono la battaglia. Ieri hanno scritto alpresidente della Regione Eugenio Giani. "Presidente fra due settimane rimarremo senza lavoro, un lavoro che amiamo, dietro i banconi delle biblioteche e dell’archivio comunale – Scrive Chiara salvadori, rsu Cgil a nome delle colleghe – In molti ci hanno detto che gli appalti finiscono, non siamo i primi, non saremo gli ultimi. Ma oggi è diverso. E’ la sinistra che ci attacca". "Un’amministrazione guidata da sempre da varie giunte Pd che per anni hanno finanziato i continui rinnovi al ribasso del nostro appalto, senza mai curarsi dei nostri servizi, senza mai offrire un posto a concorso per le nostre sedi – prosegue le lettera –. Ma a noi piaceva stare qui. A dicembre scorso i tre anni di servizio erano a bilancio, ad aprile sono cancellati. Spariti". "Allora si sciopera, perché è il 2024, siamo in Toscana, è un nostro diritto, i nostri nonni erano contadini e operai – conclude Salvadori– la sinistra siamo noi. Ci dica presidente Giani, perché il nostro mestiere non merita dignità, perché noi e i nostri utenti non meritiamo un luogo sicuro. Ci dica perché la politica è così prepotente".