
Il ballottaggio e i veleni. Saltano tutti gli accordi
Il confronto pubblico fra Michele Altini (Centrodestra) e Simone Giglioli (Centrosinistra) – i duellanti del ballottaggio a San Miniato il 23 e 24 giugno - sarà martedì alle 21,30 nella sala della Coop La Risorta di Ponte a Egola, per iniziativa delle consulte del territorio. Modera Carlo Baroni, giornalista de La Nazione.
Intanto sia per il centrodestra che per il centrosinistra sono falliti i tentativi di apparentamento con le liste escluse del ballottaggio. Filo Rosso non ha trovato l’accordo con Giglioli, o viceversa, e Michele Altini non ha recuperato Vita Nova e Stil Novo che, con una nota di Lucio Gussetti – all’esito degli incontri - lascia liberi i suoi elettori di votare. Ma cos’è successo? Gusetti parla di offerta di "accordino" da parte di Altini e dei partiti che lo sostengono (Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia): "hanno offerto posti da riempire però solo da persone di loro gradimento, e questo senza tenere in alcun conto il risultato delle elezioni e la realtà plurale della nostra lista", ha sottolineato Gussetti. Altini rilancia con un appello: "Gussetti ha lasciato liberi i suoi elettori, quando in tutta la campagna elettorale si è schierato contro l’attuale sindaco e i suoi programmi – attacca il candidato sindaco del centrodestra –. Questa è la vera mancanza di coerenza in cui non vorremmo mai cadere. Comportamenti che tradiscono il suo elettorato. E a quell’elettorato, rivolgo un pensiero particolare: siete stati lasciati soli. Fate in modo che il vostro primo voto e il vostro impegno non vadano vani. Non permettete alla vecchia amministrazione di continuare a governare in un modo che vi ha già convinti l’8 e il 9 giugno scorsi a votarle contro".
In queste ore dentro Vita Nova le acque sono agitate. Alcuni esponenti non hanno apprezzato l’uscita di Gussetti e l’ipotesi di un apparentamento – seppur fallito – con il candidato del centrodestra Altini al secondo turno. A prendere le distanze sono Paola Ongaro, Francesca Saponetta, Federico Faraoni e Gianluca Santaniello che ritengono "irreversibilmente chiusa, l’esperienza di Vita Nova e Stil Novo". "Condizione fondamentale del progetto – sostengono – è stata per noi l’alternatività e la distanza tanto dal centrosinistra che dal centrodestra".
Giglioli intanto tira dritto, fiducioso - forse - di incassare consensi almeno da una parte di Filo Rosso, nonostante il mancato accordo, da unire al vantaggio di oltre 10 punti sull’avversario che arriva al ballottaggio senza apparentamenti. La partita, tuttavia, resta aperta: il ballottaggio è un’altra partita e, dall’appello al voto che ha fatto, Altini punta a farne un referendum sull’amministrazione uscente mandando un messaggio a tutti quelli che hanno fatto compagna contro Giglioli. I Riformisti non hanno ancora dato indicazioni, ma Fattori è stata chiara dall’inizio: "mai con il sindaco uscente".