I finalisti di Rotondarte 20.22 Contest per la nuova rotatoria Ai capannolesi l’ultima parola

Sono esposti a Villa Baciocchi i plastici delle nove opere selezionate per il concorso. Durante gli orari di apertura del museo è possibile visionarle ed esprimere la preferenza.

I finalisti di Rotondarte 20.22  Contest per la nuova rotatoria  Ai capannolesi l’ultima parola

I finalisti di Rotondarte 20.22 Contest per la nuova rotatoria Ai capannolesi l’ultima parola

La parola ai cittadini. Sono esposti all’interno del rinnovato salone di Villa Baciocchi a Capannoli i plastici delle nove opere finaliste del concorso Rotondarte 20.22. Durante gli orari di apertura del museo è possibile visitare la mostra, visionare i bozzetti e votare il proprio preferito, fino alla fine di settembre. Il progetto vincitore sarà presentato nel corso di un evento pubblico per poi essere realizzato al centro della nuova rotatoria tra via Togliatti, via Gramsci e via Montale. Le opere finaliste. "Parole in concezione di vita" di Franco Del Zotto prende spunto dai personaggi storici a cui sono intitolate le strade che si incrociano nella rotatoria su cui dovrà essere posta l’installazione. Gramsci, Togliatti e Montale si incontrano sulle pagine metalliche e verticali fino a diventare basi solide di un futuro movimento intellettuale.

"Triade primordiale" di Roberto Mirulla e Armando Mezzani, unisce il ritrovamento archeologico della capanna neolitica e i cipressi scossi dal vento in una forma geometrica. "CapanniColor" è l’idea di Franco Nicolosi che nasce dalla riflessione sull’origine medievale del nome di Capannoli e la forma della spirale, per il suo riferimento alla perfezione geometrica delle forme naturali e perché da sempre considerata simbolo di vita e di trasformazione. Natura e storia si incrociano anche in "Cipressi riflessi" di Enrico Pontello, qui i cipressi stilizzati sono collegati da una serie di cavi a formare una capanna. È dedicato alla tutela dell’ambiente "Forstreetworld: il respiro della Terra" di Luca Gnizio. Un manifesto della forza della natura e una continua dimostrazione che nella vita, anche un germoglio può farcela contro ogni muro. "Carpentum et viam" di Fabio Toncelli e Roberto Rossi reinterpreta con cerchi e curve l’idea del barroccio e del cavallo che lo trainava. Ispirata dalla geografia dei luoghi "Era ora" di Nicola Renzi e Federica Stagni che vede scorrere il fiume Era tra pioppi bianchi. "De rerum Natura" di Matteo Cecchinato trasforma le foglie d’olivo in cipressi realizzati con materiale di scarto: pneumatici usati. Infine "Rotatoria di papaveri" di Federico Fuochi simbolo di italianità, per i colori, e di toscanità grazie all’utilizzo di scarto da cavatura del marmo e per la rappresentazione di un fiore così diffuso nella bella stagione.

Sarah Esposito