
"La rotonda" in piazza della Stazione
Pontedera, 6 agosto 2019 - Nessun rifugio per richiedenti asilo, l’ex albergo diventerà una struttura socio sanitaria. Da quando l’ex hotel La Rotonda in piazza della Stazione a Pontedera ha chiuso i battenti non si sono mai placate le voci riguardo il suo futuro. La più insistente era proprio quella che riguardava un possibile utilizzo come centro di accoglienza. E a distanza di anni si scopre che non era poi una possibilità così lontana, ma che il Comune si sia sempre opposto. Oggi un accordo tra Regione, Usl e Comune toglie tutti i dubbi. L’edificio di via Dante sarà riconvertito interamente sotto il «profilo edilizio e funzionale in un centro sanitario polifunzionale dedicato alla diagnostica, alle cure intermedie, agli ambulatori medici specialistici». Gli obiettivi sono doppi in questo caso: da una parte riqualificare la zona della stazione dove la chiusura dell’albergo ha lasciato un bel vuoto, dall’altra l’esigenza da parte dell’azienda ospedaliera, come espresso nel documento di programmazione 2018 – 2019, di attivare nella zona Valdera 1 o 2 moduli di cure intermedie al fine di promuovere le dimissioni protette e quindi diminuire quanto più possibile l’incidenza e la durata inappropriata dei ricoveri ospedalieri, soprattutto riguardo i pazienti fragili, anziani e cronici. Motivi che hanno portato all’approvazione dello schema di protocollo d’intesa tra i tre enti.
La proprietà dell’ex albergo, la società «Istituto Medico Sanitario Bertelli Srl», ha rappresentato all’amministrazione la volontà e la disponibilità di riconvertire interamente sotto il profilo edilizio e funzionale La Rotonda. Nella nuova disposizione potrebbe trovare spazio anche la farmacia comunale numero 1 che in via preliminare ha dichiarato l’interesse a un possibile trasferimento dal lato opposto della piazza. Non più camere d’albergo e colazioni, né ospiti e turisti. La nuova Rotonda sarà una struttura sanitaria polifunzionale, così come annunciato in qualche modo già ai tempi della chiusura nel 2015. «L’iter burocratico non è ancora concluso – ha detto il vicesindaco Alessandro Puccinelli – Usl e Regione stanno lavorando al processo di accreditamento e il Comune non può che facilitare un processo che riqualifica un’area e crea servizi».
Sarah Esposito