Pontedera, il candidato della Lega: "Non ho gay in famiglia...". Ed è polemica

Momenti di imbarazzo durante la presentazione di Giuseppe Brini, che corre per la poltrona di primo cittadino

Giuseppe Brini, candidato sindaco a Pontedera

Giuseppe Brini, candidato sindaco a Pontedera

Pontedera 2 marzo 2019 - «Ho una famiglia normale, non ho gay, non ho niente». Una frase pronunciata durante la presentazione ufficiale del candidato della coalizione di centrodestra per le elezioni pontederesi, Giuseppe Brini, sostenuto da una coalizione che comprende anche Fratelli d'Italia. Una «battuta» uscita male? Probabilmente. Fatto sta che l’inciso era inserito in un discorso più ampio legato all’orgoglio di essere Italiano, un merito secondo Brini da attribuire al vicepremier Matteo Salvini. Una frase che ha gelato per un attimo anche gli esponenti del Carroccio, Susanna Ceccardi ed Edoardo Ziello presenti alla prima uscita pubblica del candidato. I due infatti si sono lanciati un’occhiata, quasi a presagire le possibili discussioni legate a quelle parole dal tono, forse ironico, di Brini.

In merito alle esternazioni interviene con una dichiarazione il Deputato della Lega, Edoardo Ziello: ”La frase sui gay è inaccettabile e non rispecchia in alcun modo il pensiero della Lega. La frase sui gay, pronunciata da Giuseppe Brini durante il suo discorso di ufficializzazione della candidatura a sindaco, è imbarazzante e non rispecchia in alcun modo il pensiero della Lega, partito inclusivo che guarda al futuro. Per noi ognuno è libero di seguire l’orientamento sessuale che più lo aggrada e questo è testimoniato dal fatto che abbiamo iscritti e simpatizzanti omosessuali”, conclude il Deputato della Lega, Edoardo Ziello.  “La frase sui gay, pronunciata da Giuseppe Brini, durante il suo discorso di ufficializzazione della candidatura a sindaco, è imbarazzante e non rispecchia in alcun modo il pensiero della Lega, partito inclusivo che guarda al futuro.  Per noi ognuno è libero di seguire l’orientamento sessuale che più lo aggrada e questo è testimoniato dal fatto che abbiamo iscritti e simpatizzanti omosessuali”, conclude il Deputato della Lega, Edoardo Ziello. :”La frase sui gay è inaccettabile e non rispecchia in alcun modo il pensiero della Lega”. “La frase sui gay, pronunciata da Giuseppe Brini, durante il suo discorso di ufficializzazione della candidatura a sindaco, è imbarazzante e non rispecchia in alcun modo il pensiero della Lega, partito inclusivo che guarda al futuro.  Per noi ognuno è libero di seguire l’orientamento sessuale che più lo aggrada e questo è testimoniato dal fatto che abbiamo iscritti e simpatizzanti omosessuali”, conclude il Deputato della Lega, Edoardo Ziello. 

"Non esiste nessuno scivolone e la polemica che ne è nata è solo strumentale e fomentata da esponenti di sinistra che puntano a nascondere il malgoverno della citt - dice il gruppo di Pontedera SiCura - Il candidato Brini ha semplicemente affermato ciò che da empre viene sostenuto da tutti: la nostra società fonda le sue origini sulla famiglia tradizionale, ma con questo nulla è mai stato fatto o detto contro chi ha idee, pensieri e orientamenti diversi, anzi. Infatti mentre la sinistra parla e scredita, noi con i fatti dimostriamo la nostra totale apertura a ogni pensiero, idee e orientamenti. Sarebbe bastato informarsi e si sarebbe visto che il coordinatore della lista civica Pontedera SiCura e candidato al consiglio comunale è un omosessuale dichiarato, questo vale più di mille parole o di mille accuse".

"Mi è stato chiesto - scrive su Facebook il sindaco Simone Millozzi - cosa pensi di quanto detto dal candidato della destra pontederese sul fatto che la sua famiglia sia normale perché non ha figli gay. Io penso che Pontedera meriti davvero altre parole ed altri valori. Tipo queste di Ferzan Ozpetek: 'Nel mondo che amo, ciascuno può essere semplicemente se stesso, con naturalezza e libertà, senza per questo sentirsi giudicato. Può vestirsi come gli pare, ballare come si sente, cantare a squarciagola nella notte, se ha voglia di far sapere a tutti che è felice. Può nutrire i suoi sogni, coltivare i desideri, seminare il proprio futuro di nuove speranze. Può chiamare il suo amore a voce alta, infischiandosene se a qualcuno potrà dare fastidio'".