Frane dopo la tempesta. Lari e Ponte alla Navetta fronti più preoccupanti. La piscina resta chiusa

Il punto della situazione con i sindaci a cinque giorni dagli eventi atmosferici che hanno devastato Pontedera e altri comuni della zona. A Boschi di Lari protesta una famiglia: "Noi siamo ancora al buio".

Frane dopo la tempesta. Lari e Ponte alla Navetta fronti più preoccupanti. La piscina resta chiusa
Frane dopo la tempesta. Lari e Ponte alla Navetta fronti più preoccupanti. La piscina resta chiusa

VALDERA

I problemi più grossi dopo la tempesta di giovedì della scorsa settimana ora sono le frane. Due, in particolare, le situazioni più preoccupanti, anche per le ripercussioni sulla viabilità. A Calcinaia è lo smottamento nella zona del Ponte alla Navetta la criticità più grossa, dice il sindaco Cristiano Alderigi. "Forse la Provincia riesce entro questa settimana a riaprire la strada", aggiunge ancora Alderigi.

Nel territorio di Calcinaia c’è ancora da sistemare la falla di 30-40 metri apertasi sull’argine del rio Nero che è affluente dell’Usciana nel tratto in cui il canale prosegue dalle Cateratte verso lo Scolmatore. La frana del Ponte alla Navetta si ripercuote anche sulla viabilità da e per Pontedera. A Pontedera, invece, la conseguenza peggiore della tempesta di giovedì scorso è ancora alla struttura della piscina che resterà chiusa ancora. Qualche frana sul territorio comunale monitorate costantemente e oggetto di un sopralluogo ieri pomeriggio da parte dell’assessore Mattia Belli con i tecnici.

Nel comune di Casciana Terme Lari, fa sapere il sindaco Mirko Terreni, la criticità maggiore è quella della frana che ostruisce completamente la variante di Lari, strada provinciale 46, peraltro già a mezzo servizio a causa di un cedimento degli anni scorsi. Mentre a Boschi di Lari, in via dei Franchi, una famiglia che è senza corrente elettrica da giovedì scorso protesta e chiede di essere presa in considerazione dai tecnici di Enel. Per la frana di Lari i Comunisti per Casciana Terme Lari chiedono al Comune di "non scaricare responsabilità sulla Provincia" e propongono "un viadotto dal cimitero al distributore e per la messa in sicurezza del paese pali in profondità e muri terrazzati di contenimento".

g.n.