Un primo semestre intenso, quello della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato che sta portando avanti un ampio programma di interventi sul territorio. Rispettando le priorità che la Fondazione stessa si era data e che, in tutto l’anno, significano erogazioni per circa 360 mila euro sui progetti approvati. Ne parliamo con il presidente, avvocato Giovanni Urti che, fin dall’inizio del mandato, ha voluto che la Fondazione riservasse un’attenzione speciale al mondo dei giovani.
Presidente, i giovani come motore di sviluppo e di sguardo concreto al futuro. Con quali strategie? "Mettere le gambe alle loro idee, dare loro l’opportunità di avviarle, specie dopo che il lungo periodo del Covid li aveva messi a dura prova. Progetti specifici, momenti di confronto: i giovani sono un interesse primario per la nostra Fondazione, e su questo abbiamo sensibilizzato anche l’attenzione dei Comuni che fanno parte del nostro territorio di competenza. Vogliamo far conoscere ai giovani la nostra Fondazione, lo spirito che la anima, che la vedano una porta aperta, un punto di riferimento non solo in termini economici. Così guardiamo al futuro".
Giovani, ma anche attenzione al volontariato, giusto? "Indubbiamente. I giovani, come del resto il volontariato, resteranno anche nel futuro un nostro obiettivo e noi, per loro, un supporto. Uno degli ultimi interventi, ha riguardato il sostegno per la nuova sala parrocchiale di San Miniato Basso: uno spazio bello, importante, pensato ovviamente per tutti, per i giovani in primis. Nel mondo del volontariato, con il nostro aiuto sono, arrivate in questi mesi sul territorio, segnatamente a Ponte a Egola e San Miniato Basso, due nuove ambulanze e un mezzo per i trasporti sociali".
Restano priorità anche arte e cultura? "Saranno centrali nel secondo semestre. Intanto, però, a luglio abbiamo il Dramma Popolare, che è il nostro progetto più importante. E’ la nostra Fondazione che rende possibile la vita di questo teatro unico, in Italia ed in Europa, e che quest’anno porterà in città un grande attore come Luca Zingaretti su un testo inedito di Camilleri. Poi in autunno avremo una grande mostra d’arte a Palazzo Grifoni, la presentazione della nostra strenna e altri appuntamenti. Inoltre lavoreremo anche ad un progetto della Diocesi per riqualificare l’ex chiesa della Crocetta come spazio dedicato all’arte sacra".
C’è anche un progetto dedicato a giovani e cultura? "Sì, un crowdfunding con Credit Agricole e le altre Fondazione che fanno capo alla banca. Un progetto che noi abbiamo voluto dedicato al teatro: porterà una scuola, che si avvarrà del Dramma Popolare, dove i giovani che lo desiderano potranno avvicinarsi a questa straordinaria forma d’arte".
Carlo Baroni