"Fare di tutto per riaprire i banchi del mercato già da lunedì 18 maggio".

Castelfranco di Sotto, Giovarruscio (Confcommercio) striglia il Comune: "Ha perso tempo prezioso".

Giovarruscio di Confcommercio

Giovarruscio di Confcommercio

Castelfranco di Sotto, 16 maggio 2020 - “Dobbiamo fare di tutto affinché il mercato settimanale di Castelfranco possa riaprire nella sua interezza già da lunedì 18, ma il Comune ha comunque perso giorni preziosi e noi siamo stati coinvolti troppo tardi.” E' Confcommercio Provincia di Pisa, per bocca del suo coordinatore sindacale Alessio Giovarruscio, a spiegare la situazione di Castelfranco: “Nessuno discute dell'incertezza normativa che ancora regna sovrana, ma anche la perdita di un solo mercato per tanti operatori rimasti chiusi da tre mesi è comunque un dramma. Il sindaco Gabriele Toti ci ha convocati questa mattina, dicendosi molto arrabbiato, ma credo che se lunedì non riparte tutto il mercato gli unici che hanno diritto ad arrabbiarsi siano proprio gli operatori che in questi mesi hanno fatturato zero euro. Quello che non ci va proprio giù- aggiunge Giovarruscio – è il metodo di confronto adottato dal Comune. Lunedì scorso gli uffici fanno un sopralluogo al mercato, al quale sono invitati a partecipare i soliti rappresentanti della cosiddetta commissione mercato. Noi veniamo convocati soltanto giovedì mattina e l'ipotesi che ci viene presentata ha dell'incredibile: smembramento del mercato in più parti, a partire da linee guida sconosciute e addirittura riassegnazione dei posteggi in base ad una nuova graduatoria. Una impostazione irricevibile e totalmente ingiustificata, anche a partire dal lavoro che come federazione stavamo facendo a livello regionale. Sono personalmente disposto a venire a Castelfranco per mettere cartelli e nastri bicolore anche la mattina alle quattro, affinché tutti gli operatori con posto assegnato possano tornare a lavorare già da lunedì. Solo stamani il Comune ha aggiustato il tiro e ne riconosciamo la disponibilità seppur tardiva, ma piangere sul latte versato non è mai un bel piangere. Speriamo che questa esperienza serva da lezione, anche perché, oltre le buone intenzioni, gli unici a pagare alla fine saranno proprio gli operatori ambulanti - conclude il rappresentante di Confcommercio.