Eccidio di Piavola Percorso commemorativo

Evento per ricordare la strage sul Monte Serra in cui, nell’estate di 80 anni fa, furono uccisi 18 uomini per mano dei tedeschi

Eccidio di Piavola Percorso commemorativo

Eccidio di Piavola Percorso commemorativo

Diciotto uomini. Ragazzi di 16 anni fino ai più anziani ultrasessantenni. Si erano rifugiati sul monte Serra, nella zona di Piavola, appena sopra Buti. Il 23 luglio del 1944 furono trucidati dai nazifascisti in quello che è stato uno dei più efferati massacri della Seconda guerra mondiale in provincia di Pisa e in Toscana. Quest’anno sono ottant’anni.

"Il percorso commemorativo dell’ottantesimo anniversario dell’Eccidio di Piavola è iniziato l’alro giorno al teatro di Bartolo con una illuminante Lectio Magistralis del più importante esperto italiano di stragi nazifasciste, il professor Paolo Pezzino – le parole della sindaca Arianna Buti – Di fronte ad una sala di Bartolo gremitissima di butesi di tutte le generazioni. Grazie ai ragazzi delle nostre scuole Secondaria di primo grado e alle loro insegnanti per il grande lavoro svolto e alla professoressa Daniela Bernardini per il coordinamento e l’allestimento, insieme ai volontari, della mostra sulle opere realizzate per Piavola negli anni. Grazie all’artista butese Silvia Rocchi per la realizzazione delle tavole che formeranno il percorso per Piavola e i quali originali sono esposti nella mostra al Teatro di Bartolo". Un percorso per Piavola. Un percorso di memoria e di ricordi. "Un percorso affinché queste efferatezze non accadano più. Da noi. E si fermino in altre parti del mondo dove le guerre, purtroppo, sono sempre più all’ordine del giorno". L’eccidio di Piavola fu commesso domenica 23 luglio 1944 da tre gruppi di soldati tedeschi che irruppero nei boschi e uccisero, senza motivo, 18 uomini. Si chiamavano Italo Bacchereti (40 anni, di Calcinaia), Pietro Barzacchini (60, Buti), Alvaro Bulleri (23, Buti), Pierino Francesco Carlotti (16, Bientina), Valentino Carlotti (55, Bientina), Alamanno Cavallini (59, Cascine di Buti), Tersilio Corsi (33, Cascine di Buti), Paolo Disperati (58, Buti), Guido Donati (47, Marina di Pisa), SIlvio Landi (28, Cascine di Buti), Settimo Leporini (34, Buti), Egidio Matteoni (62, Cascine di Buti), Angiolo Novelli (46, Cascine di Buti), Giovanni Novelli (40, Bientina), Menotti Novelli (42, Cascine), Sabatino Novelli (40, Cascine di Buti), Oliano Pratali (16, Buti), Secondo Pratali (55, Cascine), Vivarello Pratali (29, Cascine di Buti). Erano in gran parte braccianti, muratori, falegnami, coloni.