E fuori dai cancelli si riaccende la protesta

No Valdera avvelenata, il sit in "Si fa pubblicità a qualcosa di lontano da questo luogo".

E fuori dai cancelli si riaccende la protesta

E fuori dai cancelli si riaccende la protesta

Associazioni ambientaliste e non solo si sono date appuntamento, insieme ai cittadini, all’ingresso della discarica. Manifesti, volantini e musica sono gli ingredienti che hanno scandito una protesta pacifica. "Perché non ci fanno entrare? - dice una cittadina di Chianni, che sventola un volantino trovato in un bar del paese in cui si parla dell’evento ma non delle modalità per partecipare. "Amianto, veleni" e poi il "Keu": sono gli slogan impressi dal movimento di protesta. E sfilano rappresentanti del comitato No Valdera Avvelenata, di Legambiente, dell’associazione La Rossa. "Idea folle – è il commento di No Valdera Avvelenata, tramite Antonio Piro – non solo per il progetto, ma anche per la giornata di porte aperte. Un brindisi su “una lasagna di amianto“. Non è la colmatura di una collina, ma la riapertura di una discarica". Attacca anche Legambiente tramite Nedo Ricci: "Si fa pubblicità su qualcosa che è lontano ambientalmente da questo luogo, da queste colline. Vermut e cantuccini per mascherare la riapertura di una discarica chiusa da oltre 20 anni". Per Paolo Pasqualetti (associazione La Rossa): "abbiamo quattro discariche in Valdera. E’ giusto caricare il territorio di un nuovo peso come l’amianto?". Presenti al sit-in, e poi all’open day, rappresentanti della lista di opposizione uscente di Casciana-Terme Lari con pettorine di protesta. I.P.