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Pontedera, 1 novembre 2021 - La donna è distesa per terra, chiede aiuto, ha il volto completamente ricoperto di sangue. E’ buio, sono le 21.35 di sabato e sul marciapiede dove si dimena la vittima dal dolore, finalmente si avvicina qualcuno. Si accorge che la situazione è grave e chiama subito i soccorsi. Dopo pochi minuti arrivano le auto dei carabinieri e l’ambulanza della Pubblica Assistenza inviata dal 118. La donna straniera, di mezza età, viene soccorsa, è in stato confusionale, non riesce a parlare correttamente. Le sue parole si mescolano con il sangue e il dolore per le vistose ferite riportate al volto e alla testa. Qualcuno prova a chiederle cosa è successo, ma la donna non riesce a farsi capire.
Così viene portata al pronto soccorso dove i medici attivano il codice rosa, il percorso dedicato alle donne che hanno subito violenze fisiche o sessuali. La ferita infine viene sedata, intubata e medicata per le profonde ferite che ha riportato soprattutto al volto. Ma per fortuna, secondo i primi accertamenti, non sarebbe in pericolo di vita. E’ questa la prima ricostruzione dell’aggressione di sabato sera a cui i carabinieri stanno lavorando per fare luce su un inquietante episodio.
Sembra comunque accertato che l’aggressione sia avvenuta dentro l’appartamento dove la donna abita. Poi, una volta colpita violentemente, la straniera è riuscita a raggiungere il marciapiede per chiedere aiuto. E con molta probabilità, l’aggressore (o gli aggressori) è subito fuggito. Resta dunque avvolto ancora nel mistero il nome dell’aggressore e il movente poiché la malcapitata non è riuscita a dire molto ai militari dell’arma a causa delle ferite. Saranno quindi preziose le prossime ore per dare un volto all’aggressore.
Sembra invece chiaro l’oggetto con cui avrebbe colpito la donna: una bottiglia rotta che ha provocato diverse ferite sul volto e la testa. Al momento, quindi, non ci sono indagati. Resta il fatto che questo episodio ha sconvolto la notte del quartiere stazione riaccendendo lo spettro della violenza sulle donne.
Nicola Pasquinucci