Domenica la prima messa in inglese: "Un modo di essere Chiesa in uscita. Come ci chiede Papa Francesco"

Alle 17, nella chiesa di San Sebastiano a Montopoli, la celebrazione per chi non parla l’italiano

di Gabriele Nuti

La Chiesa che va incontro alla gente. La Chiesa che si rivolge alle periferie, sotto ogni accezione del termine. Ha bisogno anche di capirsi, di farsi capire e di comprendere. E per capirsi si parte dalla lingua. Così il parroco della comunità pastorale di Montopoli, Marti e Capanne, don Udoji Onyekweli, insieme al nuovo collaboratore parrocchiale don Cristopher e con l’approvazione del vescovo di San Miniato, monsignor Giovanni Paccosi, ha deciso che ogni prima domenica del mese, alle 17, nella chiesa di San Sebastiano a Montopoli, verrà celebrata una messa in lingua inglese. Si tratta di una novità assoluta per la diocesi di San Miniato.

"A partire da domenica 7 gennaio, ogni prima domenica del mese, don Cristopher celebrerà una santa messa in lingua inglese nella chiesa di San Sebastiano a Montopoli – si legge in un post sulla pagina Facebook della comunità pastorale – Un modo di essere Chiesa in uscita e un tentativo di diventare un riferimento sul territorio anche per i turisti che visiteranno le nostre terre". "L’idea è nata pensando al nostro territorio che pullula di tanti turisti e migranti abitano nella nostra zona – spiega don Udoji – Negli anni ho incontrato diverse persone e ho riscontrato che c’è questa carenza di contatto, partecipazione, conoscenza proprio a causa della diversità della lingua. Così ho pensato che la messa in inglese fosse un modo per incontrarsi, un modo più accessibile per i fedeli che arrivano e non conoscono l’italiano. Ora che siamo due sacerdoti, insieme a me c’è il padre missionario don Cristopher, possiamo dare inizio a quello che possiamo definire un esperimento in una chiesa che ha al suo esterno anche un parcheggio facilmente accessibile e quindi raggiungibile in poco tempo anche dalla FiPiLi".

"Siamo entrambi sacerdoti originari della Nigeria, parliamo inglese – conclude il parroco della comunità pastorale di Montopoli Marti e Capanne – e possiamo portare anche la nostra esperienza di Chiesa nigeriana per raggiungere non solo i tanti nostri connazionali che vivono in questa zona, ma anche tutte le persone cattoliche di origine anglofona. E’ una proposta di evangelizzazione. Papa Francesco ci chiede sempre una Chiesa in uscita che cerca di raggiungere tutte le persone. Anche questo è un modo".