ORENTANO
Il Dolcione non sfilerà per le strade di Orentano in questo 2024 di polemiche politiche tra Ente Carnevale e la nuova giunta di Castelfranco. Polemiche, incomprensioni, parole di troppo e malumori. Ma un Dolcione in miniatura ci sarà e a realizzarlo sarà Lorenzo Duranti, nipote di pasticceri orentanesi che hanno aperto laboratori a Roma, che dall’ottobre dello scorso anno ha avviato l’attività dolciaria che porta il suo nome a Orentano. "La mia idea – racconta Lorenzo – è nata quando ho saputo che il Dolcione non ci sarà. Io sono nato a Roma ma ho sempre trascorso le estati a Orentano e con il Dolcione ci sono cresciuto. Così mi sono attaccato alla tradizione. Che non può e non deve morire. Il mio intento, nel realizzare un dolce di sette piani che sarà in esposizione dal 10 al 18 agosto sul marciapiede fuori dalla mia pasticceria a Orentano, è quello di tenere vivo ciò che può morire ma non deve morire. E’ il primo anno che la vivo la Festa del Bigné come commerciante e pasticcere orentanese, l’unico del paese. E il Dolcione non ci sarà. Così ho deciso di fare la mia parte realizzando una torta espositiva di sette piani, su base di un metro e alta un metro e mezzo, che con il basamento e il supporto diventano oltre due, con le bigné intorno, le luci, i fiori e il nastro dorato. Una installazione simbolica per far vedere alla gente che viene da fuori che non c’è il Dolcione ma Orentano è in grado di dargli comunque qualcosa di originale. Ne ho parlato anche con il presidente dell’Ente Carnevale. Voglio dare continuità a una tradizione che spero, anzi, sono convinto, il prossimo anno riprenderà".
g.n.