REDAZIONE PONTEDERA

Crivellato di colpi in strada. Il commando e le telecamere. In aula ricostruite le indagini

Nuova udienza della Corte d’assise di Pisa sul delitto di Sasso Pisano. Sono stati sentiti anche alcuni cittadini che si trovarono sul posto.

Crivellato di colpi in strada. Il commando e le telecamere. In aula ricostruite le indagini

Al centro del processo in corso per l’omicidio di Sasso Pisano, le tappe delle indagini con particolare riguardo alle immagini delle telecamere della videosorveglianza che insistono nella zona dove avvenne l’esecuzione di Elson Kalaveri che fu ucciso con una scarica di 16 colpi il 18 agosto del 2022. Un delitto, da quanto emerso dalla copiosa attività dei carabinieri di Pisa, che è collocato esattamente alle 18,37 di quel giorno: orario dell’inferno di fuoco sulla vittima. Davanti alla corte ci sono Deliu Shkelzen, alias Shkëlzen Keqi, Qoli Shkelqim, Valentino Tarallo e Giovanni Capone e Ivan Tolomello.

Secondo gli inquirenti Keqi – ritenuto il mandante – volle vendicare la morte del fratello ferito nel 2014 in Albania, durante una lite con Kalaveri, e poi deceduto nel 2019. Un delitto pianificato, per l’accusa, in nome del ‘Kanun’, il codice di diritto consuetudinario albanese: l’obbligo di vendicare l’uccisione di consanguinei. All’udienza dei giorni scorsi, oltre la testimonianza di uno degli investigatori dell’Arma che ha visionato le immagini dalle telecamere del bar e del vicino ufficio postale, sono stati sentiti alcuni cittadini che si trovavano in prossimità del luogo del fatto.

Uno dei testimoni ha riferito – si apprende – che avvertì il rumore dei colpi, ma siccome nella zona si pratica anche il softair, in un primo momento, non dette troppa importanza a quella sequenza di sibili. Una donna, invece, per la paura, cercò riparo in farmacia. Le telecamere, da quando emerso, avrebbero immortalato in particolare i movimenti dell’auto del commando che freddò Kalaveri, 36 anni, albanese di Thumana, residente a Colle Valdelsa. I familiari della vittima sono parte civile, assistitti dall’avvocato Sabrina Del Fio. L’accusa è sostenuta la pubblico ministero Giancarlo Dominijanni che ha coordinato l’inchiesta. Si torna in aula il 12.

C. B.