
Da sinistra Francesco Mori, don Piero Dini, Carla Cocilova, Chiara Boschi e Luca Pierini
Pontedera, 2 aprile 2022 - Passa inderogabilmente dalla conoscenza della lingua italiana l’integrazione per gli extracomunitari arrivati da tutto il mondo chiamati a inserirsi progressivamente nel tessuto sociale. Sono sempre di più i giovani e gli adulti che entrano a far parte dei percorsi di istruzione del centro provinciale per l’istruzione degli adulti (Cpia), una scuola statale autonoma che realizza un’offerta formativa su più livelli. Alfabetizzazione e apprendimento dell’italiano, licenza media, biennio superiore e un eventuale ampliamento dell’offerta formativa. La sede centrale è a Pontedera ma il Cpia Pisa ha sedi dislocate anche a Pisa appunto (compresa una sede carceraria al Don Bosco), a San Miniato e a Volterra (compresa una sede nella casa di reclusione).
A Pontedera quest’anno sono 382 gli studenti, di cui 116 al centro Le Mantellate, il locale da poco ristrutturato che si trova di fianco del Duomo. Di questi 116 studenti, 41 sono minori e quasi tutti stranieri (il 95%). Per gli adulti sono riservati sia corsi al mattino (quasi tutte donne) sia nel pomeriggio alla scuola Pacinotti e qui sono più gli uomini. Numeri in grande crescita con i giovani molto interessati a questo progetto formativo capace in un anno, o due a seconda delle esigenze, di fornire un livello base e intermedio di italiano (utile anche per ottenere il permesso di soggiorno), ma anche la licenza media e quindi il biennio superiore, che attesta l’assolvimento dell’obbligo d’istruzione.
Ma in questi giorni partirà proprio alle Mantellate un nuovo corso d’italiano tutto dedicato alle donne. Si chiama ’Mamme a scuola d’italiano’, un progetto voluto dal comune e dall’unione Valdera. "Spesso nel contesto familiare sono i figli quelli che conoscono meglio la lingua italiana e si trovano a fare da interpreti – ha spiegato Chiara Boschi, presidente della commissione pari opportunità all’Unione Valdera – vogliamo dare gli strumenti alle mamme per imparare la nostra lingua, vogliamo dare loro il primo strumento d’integrazione. Per questo saranno attivati corsi ’di benvenuto’ di 20 ore in tutti e 7 i comuni dell’Unione".
Un progetto avallato dal comune di Pontedera. "Molto spesso riscontriamo questa problematica con le donne che trovano più difficoltà rispetto ai giovani e agli uomini" ha detto Carla Cocilova, assessore al sociale. I corsi inizieranno giovedì 21 aprile e sono già tante le iscrizioni. Intanto sono arrivate nelle ultime settimane diverse richieste da donne ucraine fuggite nella nostra provincia dalla guerra. "Sono 22 al momento le donne ucraine che hanno fatto richiesta per seguire i nostri corsi ma aumentano sempre di più – ha spiegato il dirigente scolastico Luca Pierini – pian piano le stiamo inserendo ma se aumenteranno verrà creato un corso apposito, dedicato a loro". Sono una ventina i ragazzi ucraini inseriti in questi giorni nelle scuole cittadine, dall’infanzia alle superiori.
Le Mantellate intanto apre le porte a tutti e con la cultura cerca di accelerare il processo di integrazione di donne, uomini e ragazzi, ognuno con la loro storia e ognuno con i propri sogni. Ieri mattina, durante la presentazione del progetto, hanno salutato i ragazzi e applaudito a questa bella opportunità anche l’assessore all’istruzione, Francesco Mori, e il proposto Don Piero Dini.