Concerie, la trattativa "Aumento di 230 euro" Pronta la piattaforma per il nuovo accordo

Sono in corso le assemblee dei sindacati nelle aziende del territorio. Il contratto nazionale del settore in vigore scade il 30 giugno. Mainardi: "L’intesa tra le parti potrebbe arrivare dopo l’estate".

Concerie, la trattativa  "Aumento di 230 euro"  Pronta la piattaforma  per il nuovo accordo

Concerie, la trattativa "Aumento di 230 euro" Pronta la piattaforma per il nuovo accordo

di Carlo Baroni

In questi giorni sono in corso le assemblee con i lavoratori per valutare l’ipotesi di accordo tra sottoporre alla parte datoriale per il rinnovo del contratto dei conciari che scade il 30 giugno. "Il nostro obiettivo è quello di concludere le assemblee entro il 30 giugno e riuscire a trasformare l’ipotesi di piattaforma in proposta formale – dice Alessandro Conforti Filctem Pisa – per poi chiedere l’incontro con la controparte".

"La chiusura della trattativa – aggiunge Loris Mainardi segretario regionale Filctem Cgil – molto probabilmente l’avremo però più avanti, dopo la scadenza del contratto". Quella al centro degli incontri è un’ipotesi di piattaforma che, secondo i sindacati fornisce "risposte concrete contro l’erosione del potere d’acquisto dei salari".

In tutta Italia riguarda oltre 17mila persone in 1.200 imprese. Di queste circa 6mila sono nel Comprensorio sparsi in circa 450 aziende. La piattaforma per il rinnovo del Ccnl della concia 2023-2026, oltre a 230 euro di aumento economico complessivo, si prefigge – spiega una nota – l’obiettivo di migliorare i capitoli dei diritti individuali e di salute e sicurezza.

"Sul piano del Welfare – si legge – si punta a una migliore conciliazione dei tempi di vita e lavoro, alla tutela della malattia, al perfezionamento dell’istituto del part time e all’aumento dei versamenti ai fondi sanitario e previdenziale", sottolineano Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, al termine della presentazione delle proposte. Il Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa Sanimoda vedrebbe il passaggio dagli attuali 12 ai 15 euro mensili e l’inserimento di uno stanziamento per la non autosufficienza di 2 euro per dipendente, come copertura dei cosiddetti Long Therm Care. Tutto a carico delle aziende. Rispetto al Fondo previdenziale Previmoda, invece, nella piattaforma sono presenti incrementi che passano dal 2 al 2,5%. "Il periodo di vigenza contrattuale 2019-2022 è stato segnato da grandi sconvolgimenti, dalla pandemia Covid-19 alla guerra in Ucraina, fino agli aumenti delle materie prime e dei costi energetici – concludono i sindacati – Tuttavia, tutto il sistema conciario è riuscito a tenere, aumentare i propri valori economici produttivi e anche l’occupazione. È giunto il momento di considerare il valore aggiunto del lavoro delle persone che lo costituiscono".