Chicchi di grandine come noci Bufera, alberi caduti e danni

Mezz’ora di inferno con chicchi di grandine grossi come noci. Vento. Pioggia. La valle dell’Arno del comprensorio del Cuoio è stata investita ieri pomeriggio poco dopo le 16 da una mezza bufera che ha fatto cadere rami e alberi, provocato piccoli allagamenti e, soprattutto, lasciato segni sulle auto in sosta. In particolar modo l’impressionante precipitazione di grandine si è concentrata su Castelfranco e la zona di San Romano basso e Angelica. Una trentina di minuti di un concerto pauroso sulle persiane e sulle tapparelle, ma soprattutto sulle carrozzerie delle macchine che hanno riportato evidenti danni, soprattutto piccoli avvallamenti causati dai chicchi di ghiaccio più grossi.

Grandine in alcuni casi grossa come noci, rimasta per terra, in particolare nei tratti sterrati e nei giardini anche ben oltre la fine del temporale e anche quando era tornato il sole. A Santa Croce si registra anche l’intervento dei vigili del fuoco per un albero caduto in vicolo del Grano e rami in altre strade, tra cui via del Bosco nella zona del depuratore Aquarno. Anche in questa strada è stato necessario l’intervento dei pompieri per liberare la carreggiata.

A Castelfranco segnalati problemi a un tetto in via Tabellata, con caduta di tegole sulla strada. Anche a Montopoli, come detto nella parte bassa del territorio comunale a ridosso del corso dell’Arno, alberi pericolanti e grandine. Attivate le protezioni civili di tutti i Comuni, mentre i sindaci Gabriele Toti, Giulia Deidda e Giovanni Capecchi hanno seguito costantemente gli interventi dei volontari e dei vigili del fuoco.