
Con i pini se ne va un po’ della storia del liceo classico di Pontedera. "Giovane insegnante al tempo in cui furono piantati – scrive Laura Marconcini in risposta al nostro articolo – non solo assistetti alla cerimonia, ma con qualche collega che ormai non c’è più e con gli studenti fui coinvolta manualmente nella loro messa in opera. Mi ricordo che c’era molto scetticismo riguardo alla possibilità che radicassero davvero. In realtà si dimostrarono subito vitali. La chioma ombrelliforme dapprima giunse a coprire i vetri delle aule in basso, poi quelli delle aule ai piani: volgendo lo sguardo all’esterno si era subito rallegrati dalla vista di un manto verde e in primavera dal profumo della resina". Un misto di ricordi e nostalgia nelle parole delle ex professoressa al pensiero del prossimo abbattimento dei 26 pini per questioni di sicurezza. "Negli anni – continua – migliaia di studenti, compresi quelli che da tutta la Toscana arrivavano per il Certamen, si sono appoggiati ai 26 tronchi, hanno goduto della loro ombra, hanno camminato sul tappeto degli aghi. Capisco bene la necessità di eliminarli ma levando istintivamente lo sguardo dalle mie finestre verso la scuola non mi verrà più incontro questo richiamo così naturale alla storia del liceo, al succedersi dei presidi che lo hanno diretto, ai colleghi, soprattutto ai ragazzi, agli eventi lieti e tristi. Mi dispiace veramente tanto".