Cerretini: "Il Comune mi deve le scuse"

Lo sfogo della proprietaria della casa su cui pende l’ordine di demolizione contro la sindaca Brogi

Cerretini: "Il Comune mi deve le scuse"

Cerretini: "Il Comune mi deve le scuse"

Il Tar ha fermato lo sgombero della villetta e rinviato tutto a giugno. Il Consiglio di Stato ha fermato la demolizione e rinviato a metà gennaio l’approfondimento in camera di consiglio. Il sindaco Brogi plaude a tutto questo. Ma Paola Cerretini non ci sta. "Sono mesi che devo fare ricorsi su ricorsi contro il Comune di Ponsacco che pur dicendo pubblicamente che la sentenza è ingiusta, non ha avuto il coraggio di difendere il suo permesso, e ha fatto tutti gli atti necessari per la demolizione della casa, nascondendosi dietro il fatto che sono atti dovuti per evitare la denuncia di omissioni di atti d’ufficio – lo sfogo della proprietaria dell’immobile su cui pende l’arrivo delle ruspe –. Io ho dovuto impugnare ad uno ad uno tutti gli atti del Comune, tra cui il più importante che è il diniego alla sanatoria". "Cito testualmente il mio avvocato: come è possibile che l’amministrazione comunale non abbia assunto una specifica posizione sull’istanza presentata dai Cerretini? Come è possibile che si sia limitata a richiamare il giudicato, senza spendere una parola sul diverso profilo giuridico evocato, e rappresentato dall’ultima parte dell’art. 29?". "E’ vero o no che è possibile realizzare gli interventi rivenienti dalla vecchia legge urbanistica regionale, tra cui il trasferimento di volumi, anche in fascia di rispetto? – sottolinea Paola Cerretini –. Nessuna risposta è pervenuta su questo specifico aspetto da parte del Comune".

"Oggi che il sindaco Brogi parli di buon senso, cura e attenzione dell’amministrazione nell’affrontare la delicatissima questione, – aggiunge – non lo accetto. Ricordo a tutti che il Comune di Ponsacco mi ha comunicato, senza nessun preavviso, il 15 novembre di lasciare la casa libera da persone e cose entro un mese, non si è preoccupato di sapere dove sarei andata a stare, dove avrei portato le mie cose, pur sapendo che devo subire un delicata operazione al cuore, questo è il “fantastico” Natale che mi ha riservato il mio Comune – conclude Cerretini –. L’amministrazione Comunale doveva avere il coraggio di difendere i permessi che mi aveva rilasciato, non lasciarmi da sola, il sindaco Brogi mi deve chiedere scusa, non prendersi i meriti della sospensiva che ho ottenuto".

Intanto nei giorni scorsi, come annuncia Roberto Russo, una delegazione di esponenti con esponenti di Fratelli d’Italia – fra questi, il capogruppo regional Francesco Torselli, in consigliere Diego petrucci e il capogruppo a Pontedera, Matteo Bagnoli – per prendere contezza della vicenda e sentire tutto il percorso del fatto da Paola cerretini. Della delegazione, appunto, anche lo stesso Russo, artefice della raccolta delle oltre 18mila firme di solidarietà alla famiglia Cerretini. In tanti in questi mesi si sono mobilitati per questa vicenda, tra sit-in e manifestazioni. Nei giorni scorsi c’è stato anche un concerto di vicinanza alla causa dei Cerretini. Una battaglia che non è finita. Ma, anche se sono arrivate le sospensive – è solo all’inizio.

Carlo Baroni