REDAZIONE PONTEDERA

Caseificio ex Pinzani. Asta andata deserta

L'asta per il caseificio ex Pinzani a Volterra è andata deserta, nonostante il valore di 3 milioni e 272 mila euro. Nessuna offerta è giunta per l'immobile, la produzione resta gestita da Granarolo. La vicenda risale al 2014, quando la società Pinzani è entrata in concordato preventivo.

Il termine ultimo per la presentazione delle domande era fissato allo scorso 19 dicembre, con l’udienza scoccata il giorno dopo al tribunale di Pisa. Ma l’asta per il caseificio ex Pinzani, dal valore di 3 milioni e 272 mila euro, è andata deserta. Nessuna offerta è giunta per accaparrarsi lo stabilimento caseario in località Montemiccioli, nel volterrano, passato da anni sotto l’egida del colosso Granarolo. L’asta ha riguardato solo l’immobile del caseificio, non l’attività produttiva che andrà avanti senza ostacoli.

Siamo di fronte, comunque, alla pagina di un secondo incanto finito nel nulla per la fabbrica la cui produzione è gestita dalla società bolognese, locataria dello stabile, dopo il naufragio della prima asta risalente al 2019 dal valore di 4 milioni di euro. Una vicenda che affonda le radici del 2014, quando la società Pinzani si schiantò nel concordato preventivo e la produzione casearia fu salvata da Granarolo.

All’asta è finito, senza l’ombra di un acquirente, il complesso industriale per la trasformazione di prodotti, formato dallo stabilimento caseario corredato di reception, uffici, alloggio custode, servizi oltre a spaccio e vendita diretta dei prodotti. Il complesso si compone da tre edifici ad uso residenziale per un totale di nove unità immobiliari, con un parcheggio e la viabilità di accesso, oltre a terreni agricoli e boschivi. In tutto, la porzione ammonta a 241.410 metri quadri: ma lo stabilimento, per il momento, non ha stuzzicato alcun appetito di mercato. La partita è ancora aperta.

I.P.