
Raccolta firme per bloccare il trasferimento di don Luca Carloni da Casciana Terme
Casciana Terme, 12 ottobre 2020 - Don Luca Carloni , attualmente cappellano della parrocchia di Casciana Terme, si trasferirà nel mese di novembre alla parrocchia di Ponsacco retta da don Armando Zappolini. I suoi attuali parrocchiani molto dispiaciuti per la decisione del vescovo di San Miniato don Andrea Migliavacca, che ha disposto la sua nomina a vicario e il suo trasferimento nell’ambito di un più ampio turnover all’interno della diocesi causato dalla prematura scomparsa del parroco di Fauglia don Stanislas Ngendakum, hanno preso carta e penna e attraverso una raccolta di firme hanno espresso tutto il loro disappunto. La lettera con la quale i parrocchiani termali hanno motivato al vescovo il loro stato d’animo e i loro timori che tutto il lavoro svolto con e per i giovani da don Luca, prima come catechista e poi all’interno di numerose associazioni, vada ora disperso, contiene anche la richiesta di un incontro. Incontro che il vescovo ha subito accordato e fissato per il prossimo venerdì 23 ottobre. «Non vogliamo ovviamente metterci in contrasto con le decisioni del vescovo – ha detto uno dei genitori tra i tanti firmatari della lettera – vogliamo solo far comprendere l’importanza di avere a Casciana un parroco giovane e dinamico come don Luca che ben risponde alle esigenze della parrocchia e dei suoi parrocchiani e può rappresentare un grande supporto per don Angelo, parroco di Casciana, che ha già superato gli ottanta anni di età". A Casciana Terme per sostituire don Luca arriverà don Massimo Meini, attualmente collaboratore nella comunità parrocchiale di Capanne, Marti e Montopoli. Don Luca Carloni e don Massimo Meini sono stati ordinati parroci nella stessa celebrazione alla fine di ottobre di tre anni fa. "Che una comunità provi dispiacere per il trasferimento di un sacerdote è un segnale molto positivo – ha detto don Armando Zappolini – vuol dire che il sacerdote ha lavorato bene e ha saputo farsi apprezzare. Ma chi vive e frequenta la chiesa sa che il parroco riceve un incarico che non è mai definitivo. E bisogna accettarlo. Lo so ben io che ho lasciato lo scorso anno Perignano per venire a Ponsacco dopo 38 anni".