Cambio di sesso e lavoro: "Grave aver licenziato la dipendente per questo"

Enzo Brogi, dipartimento diritti del Pd Toscana: "Necessario accertare la verità". L’esponente Dem auspica anche un intervento sul caso dei sindacati .

Il caso ormai è noto. Durante una riunione con i colleghi, nelle settimane scorse, ha detto che avrebbe iniziato il percorso di transizione. In quell’esatto istante – da quanto emerso – è però iniziato il percorso verso la lettera di licenziamento. Da qui la richiesta di aiuto allo sportello Voice di Pontedera che si fa carico di chi è vittima di discriminazione. Il Pd alza la voce. E lo fa con Enzo Brogi, responsabile del dipartimento diritti del partito a livello regionale. "È necessario accertare la verità sul licenziamento avvenuto ai danni di una giovane donna che ha comunicato alla sua azienda di voler intraprendere un percorso di affermazione di genere – dice Brogi –. Perdere il proprio posto di lavoro a causa dell’identità di genere è inaccettabile, un atto discriminatorio che non solo viola i diritti umani fondamentali ma che rappresenta un grave colpo per la lotta contro la discriminazione e per la promozione dell’uguaglianza e della diversità, soprattutto in una Regione come la nostra da sempre terra dei diritti e delle libertà".

"Episodi come questo testimoniano con forza l’urgenza di una legge contro qualsiasi forma di discriminazione nei confronti della comunità Lgbtqia+ - aggiunge Brogi -. Non possiamo più tollerare che ogni persona non abbia le stesse tutele e gli stessi diritti: emarginazione, esclusione e ghettizzazione non sono degni di un Paese civile".

"Una presa di posizione, la mia – spiega Brogi – che è condivisa anche da segretario regionale Pd Emiliano Fossi. Ci siamo confrontati e ci impegniamo a portare avanti iniziative. Ma l’auspicio è che le mie parole possano stimolare una riflessione urgente e un conseguente impegno da parte di tutti i consiglieri regionali: è gravissimo quello che è accaduto, sul caso specifico deve essere fatta piena chiarezza, poi bisogna fare in modo che non accada più". "Mi auguro anche – aggiunge – che le mie parole facciano da volano ad iniziative di protesta e anche ad una verifica sindacale e politica di quello che è accaduto. Siamo davanti ad una discriminazione sindacale e le organizzazione hanno gli strumenti per fare verifiche e prendere, a loro volta, iniziative". Lo sportello Voice, in due anni di attività, si è occupato di 24 casi. Lo sportello è finanziato da Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), ha il parternariato del Comune e dell’Unione Valdera ed è promosso da Arci Valdera.

Carlo Baroni