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Calzaturiero e mercato: "Un 2023 di incertezze". Attese risposte dal Micam

Si apre oggi a Milano il salone internazionale: tante anche le aziende pisane . Ceolini: "Una congiuntura determinata dal difficile scenario internazionale".

Calzaturiero e mercato: "Un 2023 di incertezze". Attese risposte dal Micam

Luci e ombre. Fra ripartenze e frenate, il settore della scarpa ha chiuso il 2023 con una sostanziale tenuta grazie ai risultati favorevoli della prima parte dell’anno. Poi le criticità delle tensioni geopolitiche si sono riverberate sui mercati, insieme al rimbalzo dei prezzi, determinando una scenario complesso. Sia per la minore spesa delle famiglie (-1,5%) e soprattutto per i volumi prodotti (che hanno annullato il recupero del 2022. Questa la fotografia del settore scattata dal Centro Studi di Confindustria Moda per Assocalzaturifici – resa nota a poche ore dall’apertura di Milano – che calza anche con l’andamento in zona: il Comprensorio il settore e strategico del manifatturiero legato alla pelle. Qui c’è un Consorzio Calzaturieri che riunisce circa 70 aziende.

Un quadro, quello del consuntivo 2023, che è anche causa di preoccupazione per l’anno in corso, previsto in ulteriore frenata almeno nel primo semestre, alla luce del difficile scenario internazionale, e delle condizioni finanziarie restrittive per famiglie e imprese: per oltre la metà degli imprenditori – secondo lo studio – la ripartenza non avverrà prima del 2025. Tant’è che c’è stato, e c’è, un ricorso crescente alla cassa integrazione nella filiera (+20,6% le ore autorizzate nel 2023). Per Giovanna Ceolini, presidente di Assocalzaturifici, l’anno da poco concluso ha avuto per il calzaturiero "un andamento ondivago".

Nel dettaglio, in merito all’export, tra i mercati esteri si è confermata al primo posto la Francia (+17,3% in valore e +1,1% in quantità su gennaio-ottobre 2022). In forte calo (-24,6% in valore e -33,3% in paia) la Svizzera, tradizionale hub logistico delle griffe, interessata verosimilmente da un cambio nelle strategie distributive delle stesse (che hanno spedito direttamente ai mercati finali). Mai come stavolta il settore aspetta risposte e segnali sul futuro. Micam, infatti, non è solo una grande vetrina, ma offre il polso della situazione e dei movimenti dei mercati. Il nostro calzaturiero de Comprensorio ci sarà: qui il settore della scarpa è strettamente sinergico con pelle e cuoio prodotti nel distretto di Santa Croce. Le risposte della fiera, dunque, avranno una doppia valenza per la zona.L’appuntamento. oltre a essere dunque la verifica dello stato di salute del comparto, rappresenta l’occasione imperdibile per cogliere in anteprima i trend.

Carlo Baroni