REDAZIONE PONTEDERA

Biancoforno, sindacalista querelata. Il giudice decide di archiviare: "Non ha diffamato nessuno"

La soddisfazione della Cgil di Pisa per l’esito della vicenda a caricio di Natasha Merola. L’azione legale era stata intentata dai fratelli Lami, proprietari dell’azienda dolciaria di Fornacette.

Biancoforno, sindacalista querelata. Il giudice decide di archiviare: "Non ha diffamato nessuno"

La soddisfazione della Cgil di Pisa per l’esito della vicenda a caricio di Natasha Merola. L’azione legale era stata intentata dai fratelli Lami, proprietari dell’azienda dolciaria di Fornacette.

La soddisfazione del sindacato non si è fatta attendere: "La segretaria della Flai Cgil di Pisa Natasha Merola non ha diffamato nessuno", scrive la Cgil. Il tribunale di Pisa ha disposto l’archiviazione della querela intentata dai proprietari (i fratelli lami) della Biancoforno di Fornacette, grande a prestigiosa realtà dolciaria. "Il giudice per le indagini preliminari infatti, ha dichiarato inammissibile l’opposizione della parte offesa alla richiesta di archiviazione del pubblico ministero, e quindi ha emesso il decreto di archiviazione – si legge nella nota del sindacato – . Adesso quindi possiamo affermare con ancor più forza e ragione che nel contenuto di un messaggio Whatsapp tra la segretaria della Flai Cgil e gli iscritti alla nostra organizzazione, non vi fossero frasi diffamatorie".

"Nel bel mezzo di una difficile vertenza sindacale intrapresa per difendere fondamentali diritti dei lavoratori, si può esprimere il proprio pensiero anche utilizzando affermazioni forti, senza per questo commettere alcun reato – sottoliena la Cgil –. Del resto, in tempi non sospetti, la Cgil di Pisa insieme alla Flai, avevano chiesto ripetutamente ai fratelli Lami di ritirare la querela, ma evidentemente lo scopo era un altro". "Si, lo scopo era sicuramente un altro – si legge ancora nella nota –: trasferire sul piano personale una vicenda che invece è solo ed esclusivamente di natura sindacale". "Di questa nostra convinzione si trova certezza anche nel decreto di archiviazione, dove il giudice – riferisce il sindacato – non si limita a dire che la richiesta di opposizione all’archiviazione da parte dei fratelli Lami, non solo è inammissibile, ma anche che "così contestualizzata l’azione, appare evidente che la Merola abbia inteso stigmatizzare il comportamento, in effetti scorretto, di compensare le ore non lavorate a causa di cali di produzione (comunque riconducibili a circostanze non attribuibili alla volontà dei lavoratori) con imposizione di ferie-permessi"

In conclusione, la natura dell’azione da parte della segretaria della Flai di Pisa, "appare con tutta evidenza corretta e prettamente di natura sindacale", la chiosa della Cgil che ha ritenuto importante rendere pubblico l’esito del procedimento a carico della sindacalista.

Carlo Baroni