REDAZIONE PONTEDERA

Bellaria Cappuccini in lutto, addio allo storico socio Biasci. Ucciso dalla malattia

Il 74enne era molto noto in città anche per il ruolo nell’assicurazione Generali

"Sergio era una persona molto corretta e uno dei punti di riferimento della nostra società". Così Piero Vetturi, presidente della Bellaria Cappuccini, ricorda Sergio Biasci (nella foto) morto ieri all’età di 74 anni per una malattia. "Con lui mi confrontavo spesso, gli chiedevo consigli, andavamo a vedere la partita della prima squadra insieme, anche in trasferta – aggiunge Vetturi –. Prima di ammalarsi veniva spesso qui, dava una mano, gli piaceva stare al campo, seguire gli allenamenti dei bambini e dei ragazzi. Era uno di noi. Un nostro punto di riferimento".

Sergio Biasci lascia la moglie Graziella e il figlio Stefano, che dal padre ha ereditato il ruolo di responsabile dell’agenzia assicurativa Generali di Pontedera. Sergio Biasci, oltre che ad essere un grande appassionato di calcio, tra i primi soci e sostenitori della Bellaria Cappuccini e tifoso del Pontedera di cui non perdeva una partita casalinga, era conosciutissimo in città anche per il suo lavoro di assicuratore. Lavoro che aveva ereditato dal padre, Giuseppe, che nel 1927 aveva iniziato l’attività con le Generali. Generali che a Pontedera vuol dire Biasci. Dopo Giuseppe, infatti, nel 1969 Sergio aveva preso le redini degli uffici fino al 2011, quando è subentrato Stefano, il figlio.

La salma di Sergio Biasci è esposta nelle cappelle del commiato della Misericordia, in via della Misericordia. Il funerale avrà luogo stamani, mercoledì, alle 10.30 in Duomo. Centinaia, da ieri, le persone che hanno fatto visita al feretro e portato le condoglianze alla famiglia. Ulteriore testimonianza di quanto l’assicuratore e il grande appassionato di calcio fosse apprezzato e stimato a Pontedera.