Banda assalta di notte la scuola. In fuga con 13 computer e uno zaino

Il mistero degli infissi senza segni di scasso. Le indagini

La scuola elementare e media di Perignano

La scuola elementare e media di Perignano

 

Pontedera, 8 novembre 2018 -  Tredici computer sono stati portati via nella notte dalle aule della scuola di Perignano. I ladri sono entrati, almeno apparentemente, senza spaccare porte o finestre e senza forzare serrature. Sul furto indagano i carabinieri della stazione di Lari e della compagnia di Pontedera, intervenuti ieri mattina per il sopralluogo dopo essere stati chiamati dalla dirigenza scolastica e dal personale della scuola. Oltre ai computer portatili è stato rubato anche lo zaino di un alunno, forse usato per il trasporto della refurtiva. Nello zaino il ragazzino aveva lasciato gli occhiali da vista che i ladri, forse presi dal rimorso, hanno tolto e appoggiato su un banco della classe.

Il danno ammonta ad alcune migliaia di euro. Ciascuno dei tredici computer è di valore piuttosto modesto, ma anche con questi apparecchi viene garantita l’attività didattica delle classi come l’uso delle lavagne lim o la scrittura di alcuni alunni che devono usare il computer per questo tipo di compiti. «Il furto ci ha scombussolato tutti – dicono le insegnanti Silvia Crapella, coordinatrice del plesso, Anna Arrighi e Cinzia Bacci, fiduciarie – Ci siamo rimasti male perché non ci aspettavamo una cosa del genere. Tra l’altro dispiace ancora di più perché i computer rubati sono stati acquistati negli anni grazie al contributo delle famiglie, di alcune associazioni, dell’amministrazione comunale e delle iniziative organizzate a scuola come i mercatini di Natale o di fine anno. Facciamo, come scuola, tanti sforzi per garantire una didattica migliore e più moderna e in un colpo solo vediamo annullati o, comunque, ridimensionati, i nostri sforzi».

A scoprire il furto è stato un bidello che ieri mattina ha aperto la scuola. Ha trovato il cavo di un computer per terra, poi un altro in un altro corridoio e, dopo essere entrato in alcune aule, ha scoperto che mancavano i computer. Così, ha fatto il giro di tutta la scuola e ha contato i tredici computer portatili mancanti. Lo stesso bidello ha avvertito il dirigente scolastico e sono stati fatti intervenire i carabinieri. All’arrivo i bambini – si tratta di due scuole elementari dislocate nello stesso edificio: la «Salvo D’Acquisto» e la «Sanminiatelli» – sono stati fatti andare in palestra e nell’’auditorium per consentire che i carabinieri potessero effettuare i rilievi senza che i luoghi fossero stati «inquinati».