di Michele Quirici
Il 5 agosto 1888 la storia di Pontedera cambiò per sempre. Quel giorno si inaugurò l’illuminazione elettrica e il palazzo scolastico in piazza Garibaldi destinato ad accogliere il Ginnasio “Andrea da Pontedera”, la Scuola d’Arti e Mestieri e le scuole elementari. Qui esercitò un prestigioso corpo insegnante che accolse in quei decenni tra le sue schiere professori del calibro di Giuseppe Kirner e Giuseppe Lesca e maestri straordinari come Callisto Dal Pino e Giuseppina Bettini. Tra quest’ultima categoria si trova anche Angelo Angelini che prestò la sua opera nelle nostre scuole almeno dagli anni novanta del XIX secolo. Nel 1880 compie la sua prima “uscita pubblica” con una serie di inserzioni sul giornale cattolico “La Croce Pisana”. Queste raccomandano l’insegnante alle prime armi: “Il giovane Angelo Angelini maestro normale superiore dà lezioni in case particolari. Prepara altresì, i giovani per le scuole ginnasiali, tecniche e per gli esami di magistero. Egli ha compiuto con lode i suoi studii e sostenuti felicemente gli esami. È meritevole di essere raccomandato ai nostri lettori anche per la sua buona morale condotta. Abita in via S. Antonio n° 34, 2° piano”. Questa è la prima tappa della sua carriera che lo porterà a tenere conferenze e a scrivere libri. Nel 1898 il maestro Angelini pubblica coi torchi della tipografia Ristori di Pontedera che non abbandonerà mai, “Il verismo nell’arte” e “La donna: considerazioni”. In quest’ultima, dopo aver compiuto un escursus storico sulla condizione femminile partendo dall’antichità e affermando che la donna è stata riabilitata per opera del Cristianesimo, conclude che “oggi che una stampa sedutrice le sussurra all’orecchio che ha l’obbligo di emanciparsi dall’autorità dell’uomo e partecipare alle lotte e battaglie della Società, si tenga fermo al suo programma. I figli, lo sposo, la famiglia siano gl’ideali della vita di lei. L’impero della donna è la casa”. La pubblicazione si guadagna un lungo articolo su “La Croce Pisana”: “Sotto questo titolo il maestro delle Scuole pubbliche di Pontedera, sig. Angelo Angelini, pubblicò, alcuni mesi addietro, un suo opuscolo nel quale con istile piano e con erudizione parla di quella creatura gentile che Iddio diè per compagna all’uomo”.
A Pontedera il 20 novembre 1898 “nell’aula delle pubbliche scuole alla presenza di molti invitati” Angelini tiene una conferenza sul tema “Educazione del sentimento” poi stampata nel 1900. Dedicata a Faustino Bellincioni è una critica verso gli insegnamenti degli “scienziati materialisti” e un invito perché la scuola sia davvero “maestra di equità, di giustizia, di fratellanza universale” e un’esortazione agli educatori che hanno “la sacra missione di fortificare il sentimento patrio nel petto delle generazioni che crescono nelle scuole”. Nel 1902 il maestro scrive “Giuseppe Parini e Silvio Pellico”, un piccolo studio rivolto ai fanciulli. Angelini collabora con molti giornali pisani come “Il giornale di Pisa”, “La Nuova Italia” e “Il Mattaccino”. Nel 1907 manda alle stampe “Il Medio Evo: Galileo Galilei”. L’insegnante viene collocato a riposo nel 1923 per raggiunti limiti d’età.