L’iter previsto per il provvedimento autorizzatorio unico regionale previsto per i due progetti che riguardano la discarica di Legoli (l’ampliamento presentato da Belvedere e l’impianto di ossicombustione presentato da Novatosc) si arricchisce dei contributi arrivati da Ato Toscana Costa. Per quel che riguarda l’ossicombustione, nei documenti si sottolinea la coerenza tra il piano di Ato e ciò che dovrebbe nascere a Peccioli. "La previsione di flussi riportata – si legge nel documento – con la possibile allocazione presso l’impianto di ossicombustione, appare coerente con i fabbisogni previsti dagli strumenti di pianificazione, prefigurando la possibilità che l’impianto proposto possa costituire una soluzione per la chiusura del ciclo che soddisfi i criteri di Piano". E ancora più avanti. Ato chiede però al proponente di "integrare le valutazioni effettuate, calandole su fabbisogni e caratteristiche effettive dei rifiuti urbani e derivati prodotti nell’ambito stesso". Per quel che riguarda l’ampliamento Ato sottolinea la centralità dell’impianto pecciolese per Ato Toscana Costa ma anche per la zona del fiorentino.
"Appare opportuno che Legoli, che costituisce tuttora discarica a regime dell’Ambito Toscana Costa e individuata da Regione come impianto "minimo" al servizio del sistema di gestione dei rifiuti urbani di Ambito, possa in futuro proseguire a svolgere tale ruolo anche relativamente alle nuove volumetrie, sia nel transitorio che a regime, qualora il nuovo PREC, una volta definitivamente approvato, lo consentisse e sulla base di ulteriori analisi di dettaglio relative a fabbisogni e disponibilità individuate dai Piani di Ambito, essendo allo stato attuale l’unico impianto autorizzato per rifiuti urbani nell’ambito Toscana Costa, nonché un impianto di riferimento anche per ATO Toscana Centro, in virtù degli esistenti accordi interambito".