REDAZIONE PONTEDERA

Ampliamento della discarica Palaia si oppone: "Odori molesti"

Gherardini: "Il progetto presentato dalla Belvedere non è in linea con la nostra idea di sviluppo". Macelloni ribatte: "Le osservazioni? Un atto dovuto, la storia dell’impianto ha già superato le critiche"

Un contraddittorio per discutere sul progetto di ampliamento della discarica di Legoli a Peccioli. Continua così il procedimento sul progetto di ampliamento presentato in Regione dalla Società Belvedere S.p.A. Nel dettaglio si tratta del piano di razionalizzazione funzionale degli impianti di servizio e contestuale recupero di nuove volumetrie dell’impianto di gestione integrata dei rifiuti di Legoli. Come si legge nelle premesse della delibera regionale che istituisce il contraddittorio "il progetto prevede – si sintetizza – una razionalizzazione dei sistemi di gestione del percolato e del biogas, una complessiva riorganizzazione funzionale e una nuova collocazione degli impianti di servizio, oltre a una diversa conformazione morfologica dell’area di messa in posto dei rifiuti, mediante la realizzazione delle seguenti opere: argine di sbarramento del percolato, sistema di raccolta e sollevamento del percolato, impianti di gestione del biogas e del percolato, demolizione vecchi impianti e servizi, realizzazione di viabilità di accesso e nuova area accettazione, uffici, spogliatoi, impianto antincendio ed elettrico, realizzazione di ingressi controllati, regimazione acque pluviali e opere per la mitigazione dell’impatto ambientale. Le opere da realizzare consentiranno di ottenere un ulteriore volume utile per lo smaltimento pari a circa 5.275.000 metri cubi, in grado di garantire una capacità di smaltimento dell’impianto per circa 22 anni".

Il progetto ricade nel territorio di Peccioli ma l’impatto si estende su un’area più vasta. Tra i contrari c’è il Comune di Palaia. "Riteniamo che il progetto presentato dalla Belvedere – commenta il sindaco di Palaia Marco Gherardini – non sia in linea con l’idea di sviluppo che noi abbiamo del territorio". Nello specifico le argomentazioni di Palaia si concentrano su alcuni punti: gli odori molesti denunciati più volte nel corso degli ultimi 7 anni soprattutto nella frazione di Montefoscoli, la più vicina alla discarica, la mancata valutazione delle ricadute socio-economiche e sanitarie del progetto in un’ottica d’area e poi c’è l’impatto paesaggistico e quello sul traffico veicolare sia in fase di realizzazione che di gestione dell’impianto.

"La mancata analisi di impatto zonale – scrive Gherardini – comporta il mancato impegno per uno sviluppo economico e sociale dell’intero territorio e in modo particolare del Comune di Palaia che ormai da diverse legislature e in particolare nelle ultime ha sempre cercato di indirizzare il proprio territorio in un’ottica di sviluppo eco - sostenibile".

Di tutt’altro avviso è il primo cittadino di Peccioli Renzo Macelloni che sposa a pieno il progetto della Belvedere. "Il contraddittorio? – commenta – È soltanto una fase del procedimento regionale in cui chi ha presentato le osservazioni può rivolgere i propri dubbi direttamente alla parte proponente. Senza entrare troppo nel merito dei temi trattati nelle osservazioni credo che la storia dell’impianto di Legoli abbia già superato negli anni le critiche di molti". A metà settembre ci sarà il contraddittorio tra le parti, alla quale poi seguirà la conferenza dei servizi, tavolo alla quale siederà anche l’Unione Valdera. Quello sarà il momento in cui si capirà se le diverse visioni di territorio e di politiche di gestione dei rifiuti, a livello locale e regionale, potranno o meno comprendere il nuovo sviluppo della Belvedere.

Sarah Esposito