CARLO BARONI
Cronaca

Aggredito per il Rolex, tre banditi in fuga. "Mi hanno messo a terra"

Il negoziante Franco Cipollini rapinato in via Palestro. Portato in ospedale. Lo hanno aspettato e pedinato per prendersi l’orologio. "Momenti terribili"

L'uomo dopo la rapina è finito in ospedale

L'uomo dopo la rapina è finito in ospedale

Pontedera, 28 luglio 2024 – Quello che è successo ieri a Franco Cipollini, titolare del negozio Carnaby in via Palestro, fa paura. E’ stato aggredito in pieno giorno da tre giovani uomini che dopo averlo messo a terra gli hanno strappato il Rolex da polso. Un orologio da 14 mila euro. Siamo nel cuore di Pontedera.

"Non pensi mai che ti possa accadere una cosa del genere, in quel pezzetto di strada che fai tutti i giorni, dove tutti ti conoscono, quando vai da casa al negozio: è un’esperienza tremenda", dice Cipollini che subito dopo il fatto – avvenuto attorno alle 16 - è ricorso alle cure del pronto soccorso del "Lotti". Immediatamente sono stati avvertiti anche i carabinieri che hanno avviato le indagini e sentito, si apprende, i primi testimoni. C’è chi ha visto i movimenti di questi soggetti e che è in grado di fornire, pare, anche una descrizione degli aggressori. Cipollini è stato pedinato. Lo aspettavano. E quando da via della Misericordia è entrato in via Palestro gli sono andati dietro: uno l’ha fermato, gli altri due erano pronti a saltargli addosso.

Signor Cipolini, come sono andate le cose?

"Sono uscito di casa, andavo al negozio, camminavo tranquillamente, assolto nei miei pensieri, mai e poi mai pensavo che avrei potuto essere rapinato. Ad un certo punto sento una mano sulla spalla, come può fare un amico che ti chiama da dietro. Mi volto ed era un ragazzo con un cappellino e gli occhiali. Un extracomunitario. In un battibaleno mi sono trovato addosso tre persone, tutte più o meno della stessa età e nazionalità".

L’hanno picchiata?

"Ho cercato di difendermi, siamo caduti a terra nella colluttazione, mi hanno preso il braccio e slacciato l’orologio dal polso".

Secondo lei è stata un’azione mirata?

" Credo che siano addirittura venuti in negozio, che abbiamo visto l’orologio che indossavo e in qualche modo mi hanno studiato, hanno capito le mie abitudini, i miei orari. Così hanno aspettato l’occasione, mi hanno visto uscire di casa, mi hanno pedinato e seguito, e poi hanno messo a segno la rapina"

Un colpo mirato?

"Sapevano ciò che volevano e quello che avrebbero trovato: un orologio di valore, certo, che mi sono comparato con sacrifici, lavorando, quando c’erano ancora le lire. Non l’ho rubato come hanno fatto loro. Così non si può andare avanti, bisogna fare qualcosa". Se anche per due passi, da casa al negozio, si deve aver paura.

Carlo Baroni