REDAZIONE PONTEDERA

Addio all’architetto Paolo Panzani

E’ morto a 82 anni uno dei professionisti che fu protagonista della stagione dei grandi progetti nel Cuoio

Non era incline alle celebrazioni di sé. Ma Paolo Panzani, morto ad 82 anni per il precipitare delle sue condizioni di salute, è stato davvero un grande architetto che ha lasciato un segno profondo sul territorio. Un uomo dall’eleganza schiva e dal garbo d’altri tempi, che lasciato tante opere, ora, a parlare di lui: i primi passi del Bacino Remiero di Roffia come area da restituire alla comunità e rendere fruibile, le ville più belle che spuntarono a Ponte a Egola negli anni ’60 portano, praticamente tutte, la sua firma. A Ponte a Egola l’architetto Panzani è il "padre" dell’asilo, della riqualificazione di piazza Spalletti, di tutti i nuovi percorsi pedonali; anche l’attuale geografia di piazza Guidi Rosso – centrale, per la frazione delle concerie – porta il tratto distintivo della sua penna.

Paolo Panzani ha lavorato molto in tutto il Comprensorio del cuoio e non solo. Negli anni ’80 fu anche tra i professionisti che firmarono il progetto di recupero del prato del duomo di San Miniato.

L’attività professionale di Panzani inizia nel 1959, prima come geometra e poi come architetto, passione che trasmise alla figlia Paola con cui da molti anni, condivideva lo studio. L’avventura di Paolo Panzani nell’architettura ha superato i sessant’anni perché fino al settembre scorso, pur avendo diradato un pochino gli impegni, era ancora in studio, all’opera, come sempre, con la stessa passione dei primi giorni, e con gli occhi spalancati al futuro. Le esequie si sono svolte ieri nella chiesa del Sacro Cuore di Ponte a Egola. Tanti anche i colleghi, più o meno giovani, che non hanno voluto mancare all’ultimo saluto.

Carlo Baroni