
Il rione Gelso si aggiudica il 51esimo Palio di Pomarance. Un verdetto unanime, che giunge dalla giuria di esperti e da quella popolare. Il Gelso vince il Palio con il tema ‘Punto e a capo’. Costumi e scenografie che tolgono il fiato per una narrazione che il rione vincitore ha incentrato sulla vita di un’artista giapponese che da 40 anni vive in una clinica psichiatrica. Ma il Palio quasi travalica chi vince e chi perde. Perché tutti vincono. Perché è un paese intero che in un anno suda e lavora, tra regia, tema, materiali da reperire per le scenografie e costumi. Arte che viene dal paese e che viene resa alla propria comunità, e ai visitatori, per uno spettacolo unico in Italia. Insomma, il Palio è il trionfo di tutta Pomarance: basti pensare alla comunità intera che partecipa non solo al Palio ma che sta dietro le quinte, creando storie, regie, sceneggiature, costumi, trucchi e scenografie che sembrano sgusciare dalle mani e dalle menti di esperti. Ma tutto è made in loco. E già questo fa capire la portata di questo speciale Palio teatrale che ha saputo forgiare maestranze proprie, usando anche materiali da riciclo. Gelso vincitore, ma poi Paesenovo, Marzocco, Centro: ogni rione è un esempio di comunità inclusiva. Oltre a donare uno spettacolo unico ai 2 mila spettatori.
"Il Palio è arte in stato di grazia e laboratorio di socialità - commenta la sindaca Ilaria Bacci - dai bambini agli anziani, coinvolge tutti. Il miracolo artistico del Palio è frutto dei cittadini ed è questa la sua grande forza. Un paese che costruisce tutto, dalla storia ai costumi, è un paese che si aggrega. E che è riuscito a aggregare nuove leve. E le sceneggiature sono sempre profonde". Un palio che ha visto anche una partecipazione di turisti, con le tribune traboccanti.
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