
Un seggio delle primarie a Firenze, al Circolo Vie Nuove (New Press Photo)
Firenze, 3 marzo 2019 - Si sono chiuse le operazioni di voto delle primarie del Partito Democratico. Alle 17 erano centomila i toscani che avevano già espresso la loro preferenza. I sostenitori della formazione politica di centrosinistra scelgono il nuovo segretario, la nuova guida del partito. Da una parte Nicola Zingaretti, dall'altra Maurizio Martina, quindi Roberto Giachetti: tra questi tre candidati il popolo del Pd sceglie in queste ore. Inevitabile un riferimento alla "geografia" renziana. I sostenitori dell'ex premier si dividono tra Martina e Giachetti, mentre gli altri sostengono Zingaretti. Sono 746 i seggi allestiti in Toscana. Con i segretari si votano anche i componenti dell’assemblea.
Sono 78 i membri dell’assemblea nazionale da eleggere spettanti alla Toscana. Si votava dalle 8 alle 20 nel proprio seggio di residenza con tessera elettorale e documento di identità. Tutte le informazioni sul sito www.partitodemocratico.it inserendo il numero della propria sezione elettorale comunale. Si tratta di primarie aperte: votano non solo gli iscritti, ma tutti gli elettori del Partito Democratico.
E’ richiesto un contributo di 2 euro per le spese organizzative. I volontari impegnati ai seggi in Toscana sono circa 4mila. Possono votare anche i giovani di età compresa tra i 16 e i 18 anni e i cittadini stranieri che si siano registrati entro il 25 febbraio scorso.
“Siamo l’unico partito del panorama nazionale a scegliere con iscritti ed elettori il segretario politico. La nostra bella comunità di volontari ancora una volta è chiamata ad un grande sforzo organizzativo: a loro, per prima cosa, va il mio grazie - dice Simona Bonafè, segretaria del Pd toscano -. Spero nella più ampia partecipazione possibile: tanti elettori ai nostri seggi rappresenteranno uno slancio che farà bene al nostro partito alla vigilia delle elezioni amministrative ed europee. Tempo al tempo, i proclami dei partiti del governo nazionale si stanno rivelando promesse non mantenute e il Pd resta l’unica vera alternativa riformista. Gli indicatori economici in caduta, una manovra correttiva alle porte, l’isolamento in cui ci stanno conducendo Lega e Movimento 5 Stelle, i baratti tra immunità parlamentari e infrastrutture, rendono sempre più vicino il momento della verità davanti ai cittadini. E noi dobbiamo farci trovare pronti e rafforzati anche da una bella partecipazione domenica prossima”.