I primi voti premiano Bonaccini. Fossi: "Guardo con terrore al 2025"

Il Pd tra le primarie nazionali e quelle toscane

Primarie Pd

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Firenze, 5 febbraio 2023 - Primi voti in Toscana per le primarie del Pd (entro il 12 febbraio si vota sui quattro candidati nazionali, il 26 febbraio sui due più votati com primarie aperte). Ieri hanno votato 1529 iscritti. Bonaccini ha ottenuto 837 voti (54,7 %), Schlein 602 (39,3%), Cuperlo 75 (4,9%) e De Micheli 15 (0,98 %). Sul fronte toscano si scaldano sempre di più i motori della sfida tra Emiliano Fossi (mozione Schlein) e Valentina Mercanti (mozione Bonaccini) per la segreteria post Bonafè.

Emiliano Fossi, ex sindaco di Campi Bisenzio (Fi), ora parlamentare Dem, ha dato il via davanti all’ospedale fiorentino di Santa Maria Nuova, alla propria candidatura a segretario del Pd toscano. Intorno a lui, sostenitori e simpatizzanti (inclusi l’assessore regionale Simone Bezzini, quello fiorentino Andrea Giorgio e il consigliere toscano Francesco Gazzetti) tutti, rigorosamente, senza bandiere in mano. "In Toscana o si cambia o si muore – ha detto Fossi non lesinando critiche -. Guardo con terrore al 2025. Abbiamo perso tutto quello che c’era da perdere: se non cambiamo, è una storia scritta. Occorre stabile un rapporto più forte fra il Pd e il governo della Regione – ha proseguito rispondendo ai giornalisti - perché attraverso il partito è possibile tenere contatti diretti con la società civile. In questi anni, purtroppo, il partito ha avuto poco ruolo. Dobbiamo andare davanti agli ospedali e alle fabbriche, investendo su scuola e formazione".

Centrale, nella proposta di Fossi, il rilancio di una sanità "pubblica, efficiente ed equa", fra contraccezione gratuita, interruzione volontaria di gravidanza, medicina di genere, volontariato e una tassazione che veda "chi ha di più pagare di più, per garantire servizi a tutti". Infine le differenze rispetto alla sua sfidante. "La mia proposta – ha detto - si caratterizza per un’idea più netta sui temi della sanità e delle disuguaglianze territoriali, ma anche per una visione diversa, a favore di un partito-comunità".