Il nuovo Pd di Fossi. "Anche in Toscana stop ai capibastone. La base sale al vertice"

Parola d’ordine: imprimere subito la svolta sulle grandi questioni. "Sanità vicina ai più deboli, più risorse attraverso scelte coraggiose". Sullo scalo aeroportuale fiorentino "farò sintesi". Cpr, partita chiusa

Emiliano Fossi, segretario Pd Toscana, deputato ed ex sindaco di Campi Bisenzio

Emiliano Fossi, segretario Pd Toscana, deputato ed ex sindaco di Campi Bisenzio

Firenze, 17 marzo 2023 - Domani l’assemblea toscana del Pd applaude il nuovo segretario, Emiliano Fossi.

Segretario Fossi, si sentono già i primi effetti del ribaltone al vertice del Pd nazionale e toscano. Una nuova primavera?

"Devo dire che percepisco tanto entusiasmo. In questo congresso è scattato qualcosa, tanta della nostra gente sta tornando e soprattutto una nuova generazione sta assumendo un vero protagonismo. Il 25 settembre sembrava tutto perduto, oggi è tornata la speranza".

Ci sono un sacco di temi da affrontare. Col governatore Giani c’è intesa. Lei gli chiede una svolta in primis sui servizi ai cittadini, in particolare sulla sanità. Servono fatti.

"Le sfide che abbiamo davanti sono tante e complesse. Al presidente ho ribadito la massima collaborazione del Pd. E sì, serve una svolta, in particolare sulla sanità. Il governo non ci viene incontro e sta facendo tagli che avranno delle conseguenze serie. Il Pd continuerà a dare battaglia per chiedere più risorse nazionali per difendere la sanità pubblica e i diritti delle persone. Nelle prossime settimane ragioneremo poi di come fare a cercare ulteriori risorse regionali, se serve anche attraverso scelte coraggiose".

Sul Centro di permanenza per i rimpatri siete d’accordo. Ferma opposizione.

"Assolutamente sì. In più occasioni ho avuto modo di dire che bisognava contrastare con forza la proposta di un Cpr in Toscana, luogo in cui i diritti basilari delle persone vengono calpestati. E sono d’accordo con il presidente di Anci Matteo Biffoni: bisogna cambiare il Testo Unico sull’Immigrazione perché non risponde alle esigenze di gestione del fenomeno migratorio sui territori. Il Pd non molla di un centimetro e farà la sua parte".

E sulla nomina del sottosegretario della giunta si guarderà nei prossimi mesi...

"Le priorità adesso sono altre: sanità, lavoro, trasporti e servizi. Ora occupiamoci di questo. Nei prossimi mesi riprenderemo in mano tutto il resto".

Il piano rifiuti è stato approvato. L’assessora Monni, anche lei pro Schlein, ha fatto un buon lavoro? Ora c’è da evitare prove muscolari ma c’è da convincere alcuni territori che devono ospitare gli impianti.

"Il lavoro dell’assessora Monni va nella giusta direzione e ha una strategia precisa: superare gli impianti di smaltimento come le discariche. Per farlo servono impianti di riciclo e riuso tecnologicamente avanzati e sostenibili, basati sull’idea di economia circolare. Le prove muscolari abbiamo visto che non servono e anzi è doveroso ascoltare tutti i territori. Poi è evidente che davanti alle scelte non solo i Comuni, ma sindacati e associazioni di categoria dovranno assumersi le responsabilità".

Si riparla di aeroporto di Firenze, novella dello stento ormai. Lei da sindaco di Campi ha espresso sempre contrarietà sullo sviluppo. Ora?

"Ho un ruolo diverso adesso e non devo dire la mia come fosse una posizione personale. Ho il dovere di fare sintesi. Sull’aeroporto dobbiamo lavorare per ascoltare i territori e limare le posizioni che ci sono: dalla Regione c’è un cambio di atteggiamento e una nuova apertura alle comunità locali e alla discussione, è un’occasione importante da cogliere. Discuteremo".

Direzione Pd, sabato tutti in assemblea. C’è euforia tra i vincitori. Farà sentire a casa anche chi ha appoggiato Bonaccini?

"Il congresso non è stato una resa dei conti. Il Pd è la casa di tutti e la nostra proposta sfida le culture politiche presenti nel partito sul terreno dell’alternativa a un modello che produce precarietà e consuma il pianeta. Lavorerò per un forte cambiamento, ma non rinuncerò assolutamente all’unità".

Imprimerà la sua svolta.

"Per me le priorità son tre: ridurre le disuguaglianze avvicinando le diverse Toscane che ora esistono, offrire opportunità attraverso il lavoro e lo sviluppo, fare sì che questo sviluppo sia sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale. Pari opportunità, lavoro e sviluppo sostenibile. Si parte da qui".

La sua segreteria. Largo ai giovani e alle donne o bilanciamento tra mozioni?

"Mi prendo un po’ di tempo. Sarà una segreteria che legherà il rinnovamento all’esperienza. Ci sarà spazio per una nuova generazione politica. E sarà paritaria".

I capibastone ci sono anche nel Pd toscano. Qual è il messaggio che gli manda?

"Non è più il tempo dei capibastone. Noi abbiamo un obiettivo: rimettere in alto la base e scardinare certi meccanismi. Basta caminetti, ridaremo dignità ai nostri militanti".

Il segretario Fiom Daniele Calosi ha detto che non basta rispolverare la foto di Berlinguer e mettere fuori la bandiera della Pace per fare cose di sinistra. Che gli risponde?

"Che ha ragione. Le radici e i simboli sono importanti, ma non bastano. Il nostro Pd sarà capace di rappresentare chiaramente le istanze del lavoro. Non vogliamo tradire il grande entusiasmo che incarna la nuova segretaria Elly Schlein, che ieri è stata accolta con grande calore proprio al congresso nazionale della Cgil".

Il lavoro in Toscana. Da una parte vola l’export, dall’altra sono le crisi aperte specialmente nelle Pmi. Come intervenire?

"Le Pmi rappresentano l’architrave del nostro tessuto produttivo, non le lasceremo sole".