Roma, 17 giugno 2025 – Sono ripresi i raid contro diverse città israeliane, esplosioni anche a Gerusalemme e Tel Aviv. Morti e feriti in Iran. Stanotte Trump ha lasciato il G7 per tornare a Washington: prima di lasciare il Canada ha ordinato allo staff della Sicurezza nazionale di riunirsi nella Situation Room della Casa Bianca. “Devo tornare il prima possibile”, ha detto il presidente Usa, che ha lasciato intendere di voler spingere l’Iran verso un accordo. Ma poi dalla pagina di Truth ha lanciato un ultimatum agli iraniani: “Tutti dovrebbero immediatamente evacuare Teheran”. Ieri l’Idf ha bombardato la tv di Stato iraniana mentre era in diretta il tg.
“Appena vado via da qui faremo qualcosa. Verrà firmato un accordo: l'Iran sarebbe pazzo a non firmare”, ha detto ieri mattina Trump incontrando il premier britannico Starmer. Prima di tornare a casa, Trump ha firmato la dichiarazione congiunta sulla crisi Israele-Iran (in un primo momento si era sfilato), un documento in cui però si sottolinea che “Israele ha il diritto di difendersi” e che “l'Iran è la principale fonte di instabilità e terrorismo nella regione”. Si è parlato di questo durante la cena dei leader del mondo. Il tycoon ha anche avuto un bilaterale con Giorgia Meloni, dove hanno parlato della crisi Israele-Iran e del cessate il fuoco a Gaza.
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Un attacco informatico ha paralizzato Bank Sepah, una delle banche statali iraniane, ha riferito l'agenzia di stampa Fars. "Un attacco informatico ha preso di mira l'infrastruttura di Bank Sepah, interrompendo i servizi online dell'istituto", aggiungendo che si prevede una risoluzione del problema nelle prossime ore. Il gruppo hacker, collegato a Israele, ha rivendicato l'attacco informatico affermando di aver "distrutto i dati" dell'istituto. "Noi, Gonjeshke Darande, abbiamo condotto attacchi informatici che hanno distrutto i dati di Sepah Bank dei Guardiani della Rivoluzione", i Pasdaran iraniani, si legge su X.
II ministro della Difesa, Israel Katz, parlando alla stampa durante la visita ai siti colpiti nel centro di Israele da un missile iraniano ha anticipato: oggi Israele colpirà a Teheran "obiettivi molto importanti, obiettivi strategici, obiettivi del regime e infrastrutture". Secondo il ministro nella capitale iraniana "ci sono più di 10 obiettivi nucleari" che Israele è "sul punto di distruggere", ha riportato il Times of Israel.
Il presidente americano Donald Trump, che si era rifiutato di firmare la dichiarazione finale del G7, avrebbe cambiato posizione dopo le discussioni con gli altri leader del gruppo e alcune modifiche alla bozza iniziale, ha riferito un funzionario americano al Washington Post, senza specificare quali siano state le variazioni. Secondo il WP la dichiarazione approvata non contiene un riferimento alla richiesta di moderazione rivolta sia all'Iran sia a Israele, presente in una precedente bozza dell'accordo visionata dal giornale. Anche Cnn, citando un funzionario Usa, riporta che l'approvazione di Trump è arrivata dopo che le sue controparti "hanno modificato parte del testo del documento, tra cui gli appelli per una risoluzione diplomatica della crisi e il rispetto del diritto internazionale".
Donald Trump potrebbe mandare il suo vice JD Vance o l'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff a trattare con gli iraniani per la fine della guerra e la ripresa dei negoziati sul nucleare. A una domanda dei giornalisti sull'Air Force One che lo riportava a Washington dal G7 in Canada, il presidente americano ha risposto: "Non è ancora sicuro, potrei. Dipende da quello che succede quando torno".
"Abbiamo neutralizzato il principale quartier generale di emergenza militare del regime iraniano", ha dichiarato ai giornalisti il capo della Direzione delle operazioni dell'Idf, Oded Basiuk. L'attacco ha costretto i restanti membri della leadership militare iraniana a fuggire. Basiuk ha affermato che l'Idf è "pronto e a continuare a eliminare uno per uno i capi del terrorismo in Iran".
Il ministro della Salute iraniano, Mohammad-Reza Zafarghandi, ha affermato che circa 1.800 persone sono rimaste ferite negli attacchi di Israele contro l'Iran, in corso dal 13 giugno. Lo riferisce l'agenzia iraniana Irna. Zafarghandi ha affermato che la maggior parte dei feriti sono civili.
L'Iran ha condannato, per bocca del portavoce del ministero degli Esteri, Esmail Baghaei, le conclusioni sulla guerra con Israele del G7, accusato di "ignorare la spudorata e illegale aggressione" dello Stato ebraico, nonché "le vittime civili e i danni alle infrastrutture pubbliche" provocate dai suoi attacchi. Baghaei ha poi sollecitato tutti i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza a rispettare "i loro doveri morali e legali". "Israele ha scatenato una guerra di aggressione non provocata contro l'Iran in violazione della Carta dell'Onu e delle norme sulla tutela degli impianti nucleari", ha concluso sul suo profilo X.
"Siamo tutti d'accordo sul fatto che l'Iran non debba mai possedere un'arma nucleare. È urgente disinnescare la situazione. L'Ue farà la sua parte negli sforzi diplomatici". Lo dichiara l'Alta rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Kaja Kallas, al termine della riunione in videoconferenza dei ministri degli Esteri dell'Ue.
Le autorità iraniane hanno prorogato la chiusura dello spazio aereo del Paese fino alle due di notte del 18 giugno ora locale (le 00.30 in Italia): lo ha annunciato il Ministero dei Trasporti di Teheran.
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che "la spirale di violenza innescata dagli attacchi israeliani contro l'Iran rappresenta un rischio per la sicurezza dell'intera regione" e che "la regione non è in grado di sopportare un'altra guerra". Ankara "sta lavorando per porre fine ai conflitti attraverso contatti diplomatici", ha detto il leader turco durante una telefonata con l'omologo degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mohammed bin Zayed Al Nahyan. Già ieri Erdogan aveva affermato che la Turchia poteva assumere un ruolo di facilitatore per garantire l'immediata fine del conflitto. "La risoluzione della controversia nucleare con l'Iran richiede un ritorno al tavolo dei negoziati", ha aggiunto Erdogan, come riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara.
I Pasdaran confermano di avere colpito la sede del Mossad a Tel Aviv nel nuovo attacco di questa mattina contro Israele, dopo le notizie date da media iraniani. In una nota diffusa in tv, i Guardiani della rivoluzione iraniana rivendicano di aver "colpito il centro dell'intelligence militare del regime sionista, Aman, e il centro di pianificazione delle operazioni terroristiche del regime sionista, il Mossad, a Tel Aviv", che è "attualmente in fiamme".
La Guida suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, potrebbe avere ''un destino simile a quello di Saddam Hussein", l'ex presidente iracheno deposto nel 2003, condannato a morte per crimini contro l'umanità e impiccato il 30 dicembre 2006. E' la valutazione che il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha fatto questa mattina incontrando i vertici delle Idf, come ha affermato il suo ufficio in una nota. "Metto in guardia il dittatore iraniano dal continuare a commettere crimini di guerra e a lanciare missili contro i civili israeliani. Farebbe bene a ricordare il destino del dittatore del vicino Iraq che ha scelto la stessa strada contro lo Stato di Israele", ha dichiarato Katz riferendosi a Saddam Hussein
L'Iran ha annunciato di avere "abbattuto con successo" un caccia F-35 israeliano a Tabriz, nel nord ovest del Paese, a un centinaio di chilometri dal confine con la Turchia. Lo ha affermato Majid Farshi, direttore generale della gestione delle crisi della provincia dove si trova Tabriz (Azerbaigian orientale), riferisce Irna, aggiungendo che anche due droni da combattimento erano stati precedentemente abbattuti nella stessa zona. Secondo Farshi, oggi Israele ha preso di mira tre località nei pressi di Tabriz. (ANSA).
Missili iraniani hanno colpito il quartier generale del Mossad (l'intelligence israeliana) a Herzliya, poco a Nord di Tel Aviv. Lo scrive l'agenzia di stampa iraniana Tasnim.
I bombardamenti iraniani su Tel Aviv hanno colpito e distrutto le abitazioni di due dipendenti dell'ambasciata spagnola in Israele. Lo riferisce il quotidiano El Pais, citando l'incaricato d'affari israeliano a Madrid, Dan Poraz. "Due abitazioni del personale dell'ambasciata spagnola in Israele sono state distrutte da uno dei missili che hanno colpito Tel Aviv", ha spiegato in un incontro telematico con i media spagnoli, esprimendo la "solidarietà" del governo israeliano in questa circostanza. L'incaricato d'affari, massimo rappresentante di Israele in Spagna dopo il richiamo dell'ambasciatore per consultazioni piu' di un anno fa, si e' rammaricato che il governo spagnolo "abbia condannato l'operazione israeliana, purtroppo ignorando completamente il diritto di Israele a difendersi".
Il diplomatico ha criticato il fatto che il governo spagnolo abbia "completamente ignorato il programma nucleare iraniano e la minaccia esistenziale che rappresenta per Israele" nella sua reazione al lancio di missili balistici e droni da parte dell'Iran in risposta all'attacco lanciato da Israele la scorsa settimana. Poraz ha deplorato, inoltre, che l'esecutivo spagnolo non abbia mostrato solidarieta' alle vittime israeliane causate dai missili balistici iraniani, soprattutto considerando che sono stati colpiti due dipendenti dell'ambasciata spagnola, che "hanno subito danni significativi alle loro abitazioni a Tel Aviv".
La Spagna è uno dei paesi occidentali con la linea più dura nei confronti di Israele e del premier Netanyahu, prima per la sua guerra a Gaza contro Hamas e ora contro l'Iran. Oggi il suo ministro degli Esteri, Jose' Manuel Alvares, ha chiesto un embargo sulle armi nei confronti di Israele e ha sollecitato la ripresa dei colloqui sul programma nucleare iraniano. "L'Unione Europea e' il principale partner commerciale di Israele al mondo. Dobbiamo imporre un embargo sulle armi ai nostri partner europei, non vendere armi a Israele per tutta la durata di
"Non sto cercando un cessate il fuoco, stiamo cercando di fare meglio di un cessate il fuoco... una fine, una fine vera" della guerra tra Iran e Israele. Lo ha detto Donald Trump parlando con i giornalisti a bordo dell'Air Force One che lo ha riportato a Washington dopo aver lasciato anticipatamente il G7 in Canada. "Non ho detto che cerco un cessate il fuoco", ha ribadito, in un riferimento a quanto detto dal presidente francese Emmanuel Macron, secondo cui è "positivo" che il presidente americano abbia lasciato prima il G7 per lavorare alla tregua. "Emmanuel è un bravo ragazzo, ma non ci prende molto spesso", ha aggiunto Trump, che in un post su Truth aveva sostenuto che il presidente francese si stesse sbagliando sui motivi della sua partenza anticipata.
Le autorità iraniane hanno disposto il richiamo in servizio di tutti i medici e le infermiere a riposo in previsione di un'ulteriore escalation della guerra con Israele: lo riportano i media ufficiali di Teheran, ripresi anche da Iran International, sito d'informazione legato ad ambienti dell'opposizione in esilio. Lo stesso sito sostiene inoltre di aver saputo da fonti interne al Paese che almeno 7 filiali della banca Sepah nella capitale risultano oggi chiuse e che i correntisti non possono ritirare il denaro. Mentre problemi di prelievo sarebbero segnalati anche nell'uso delle carte di debito di Ansar Bank e Kosar Bank. I tre istituti di credito vengono indicati da Iran International come vicino al complesso militare della Repubblica Islamica.
L'Iran lancerà attacchi contro Israele nelle prossime ore, impiegando nuove armi. Lo ha dichiarato oggi il comandante delle Forze di Terra iraniane Kioumars Heidari. "Attacchi massicci con droni, utilizzando armi nuove e avanzate, sono già iniziati e si intensificheranno ulteriormente nelle prossime ore", è stato il suo commento, ripreso dal broadcaster statale IRIB.
La Cina accusa Donald Trump di "versare benzina" sul conflitto tra Iran e Israele, dopo che il presidente americano ha avvertito i residenti di Teheran di "evacuare immediatamente" la città. "Alimentare il fuoco, versare benzina, fare minacce e aumentare la pressione non aiuterà a promuovere la de-escalation della situazione, ma non farà altro che intensificare e ampliare il conflitto", ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun quando, nel corso del briefing quotidiano, gli è stato chiesto di commentare le dichiarazioni di Trump.
L'Iran ha distrutto "obiettivi strategici" in Israele durante la notte utilizzando dei droni. Lo dice il generale Kioumars Heidari, comandante delle forze di terra dell'esercito, citato dalla televisione di stato. "Vari tipi di droni distruttivi, dotati di capacita' di distruzione e puntamento precise, hanno distrutto posizioni strategiche del regime sionista a Tel Aviv e Haifa" nel nord di Israele, ha detto il militare iraniano.
Tre persone sono state uccise in un attacco israeliano a un posto di blocco nella città di Kashan, secondo il vicegovernatore della provincia iraniana di Isfahan citato dall'agenzia Nour News. Il posto di blocco, gestito dalle forze di sicurezza iraniane, faceva parte di un rafforzamento delle misure di controllo interno a seguito dell'escalation delle ostilità tra Iran e Israele. Il funzionario non ha fornito ulteriori dettagli sull'identità delle vittime o sull'entità dei danni. Un parlamentare iraniano, intanto, ha fatto sapere che 21 persone sono state uccise nella provincia sud-orientale del Lorestan sempre da raid aerei israeliani.

Il Ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, in un'intervista al Corriere della Sera, ha espresso "alta preoccupazione" per il conflitto tra Iran e Israele, pur escludendo l'imminenza di uno "scontro mondiale generalizzato", ma non il "rischio che la guerra si allarghi ad altre aree, ad altri Paesi del Medio Oriente". Secondo il Ministro, i contatti diplomatici intensi, inclusi quelli con i ministri di Iran, Israele, Arabia Saudita ed Emirati, servono a comprendere le posizioni dei Paesi coinvolti e degli alleati. L'Italia mantiene "un canale aperto sia con Israele che con l'Iran". L'obiettivo primario di Roma è "far ripartire negoziati fra Usa e Iran", considerata la "sede giusta per far ripartire un confronto diplomatico" e "arrivare presto alla fine di questa guerra pericolosissima". Tajani ha sottolineato la necessità per i Paesi europei di mobilitarsi immediatamente, cercando il sostegno degli Stati arabi moderati che hanno interesse alla pace. Dal fronte iraniano, Tajani ha riferito di aver ricevuto un "primo segnale positivo": il ministro iraniano gli ha detto che l'Iran "non ha intenzione di ostacolare il traffico commerciale nello Stretto di Hormuz". Tuttavia, il Ministro ha ribadito che la possibile acquisizione della bomba nucleare da parte dell'Iran, secondo la Aiea, è "inaccettabile", e che l'unica condizione possibile per la pace è ch
''L'Iran non ha mai abbandonato il tavolo delle trattative'', ma ''in questa fase il nostro obiettivo è contrastare l'aggressione in modo efficace e fermo''. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Ababs Araghchi, secondo quanto riportano i media iraniani. ''La legittima difesa dell'Iran continuerà contro l'aggressionne con veemenza'', ha aggiunto Araghchi nel quinto giorno dall'inizio dell'attacco israeliano ai siti militari e nucleari dell'Iran.
L'ambasciata indiana a Teheran ha pubblicato stamattina un messaggio urgente, sollecitando i cittadini e le persone di origine indiana che vivono nella capitale dell'Iran a trasferirsi quanto prima "in luoghi sicuri al di fuori della città", mentre il conflitto tra Israele e la Repubblica Islamica continua a intensificarsi. Migliaia di studenti indiani bloccati in Iran si sono rivolti alle autorità del loro Paese chiedendo di essere rimpatriati al più presto, mentre il conflitto tra Israele e la Repubblica Islamica prosegue per il quinto giorno consecutivo con massicci attacchi contro Teheran. Il ministero degli Esteri indiano ha comunicato che circa 600 studenti indiani sono già stati evacuati dalla capitale iraniana verso la città di Qom, ritenuta più sicura e dove è concentrato circa il 60 per cento degli studenti internazionali che risiedono in Iran. Circa 110 studenti indiani, frattanto, hanno raggiunto ieri da Urmia il confine iraniano con l'Armenia. Secondo il quotidiano "Times of India", circa 10mila cittadini indiani risiedono ad oggi in Iran, inclusi circa 6mila studenti.
Due esplosioni si sono verificate a Tabriz, nel nord ovest dell'Iran, nel quinto giorno della guerra lanciata da Israele contro siti militari e nucleari iraniani. Lo scrive il giornale Ham Mihan affermando che ''due esplosioni si sono verificate a Tabriz con un intervallo di cinque minuti'' una dall'altra. ''Una colonna di fumo è stata osservata attorno a Tabriz questa mattina dopo l'esplosione'', ha fatto eco l'agenzia di stampa Mehr condividendo un filmato. La città di Tabriz si trova a oltre 600 chilometri a nord ovest di Teheran e ospita una importante base dell'aeronautica militare iraniana.
Una nuova ondata di missili lanciati dall'Iran su Israele ha fatto attivare le sirene d'allarme in tutto il Paese. Secondo i media israeliani, Teheran ha lanciato circa 30 missili e uno ha colpito un edificio a Herzliya, cittadina residenziale a nord di Tel Aviv, mentre si sono attivate le sirene d'allarme ad Haifa e in Galilea, nel nord, ma anche a Tel Aviv e Gerusalemme. I servizi sanitari riferiscono di cinque feriti. Il Comando per il fronte interno ha comunicato ai cittadini che possono lasciare i rifugi, segno che questo nuovo attacco è finito.
Durante la notte, i caccia dell'Aeronautica militare israeliana hanno attaccato un quartier generale dei pasdaran a Teheran ed eliminato Ali Shadmani, il nuovo capo di stato maggiore dell'Esercito iraniano, la persona più vicina alla guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei. Lo riferiscono le Forze di difesa israeliane (Idf). Shamdani aveva assunto l'incarico soltanto pochi giorni fa, dopo l'uccisione da parte di Israele del predecessore.
I vertici della diplomazia di Gran Bretagna, Francia e Germania hanno chiesto all'Iran di tornare rapidamente al tavolo delle trattative sul suo programma nucleare, ha fatto sapere una fonte diplomatica francese, mentre si è entrati nel quinto giorno del conflitto tra Israele e Repubblica Islamica. I ministri degli Esteri dei tre Paesi, i cosiddetti E3 che avevano preso parte e sottoscritto il negoziato per l'accordo sul nucleare (Jcpoa) del 2015, hanno parlato nella tarda serata di ieri con l'Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas, e "hanno invitato l'Iran a tornare, il prima possibile e senza precondizioni, al tavolo delle trattative" sul suo programma nucleare, ha dichiarato la fonte in forma anonima.
I ministri di Francia, Regnop Unito e Germania, Jean-Noel Barrot, David Lammy e Johann Wadephul, hanno "invitato l'Iran a evitare qualsiasi espansione regionale e qualsiasi escalation nucleare", come l'interruzione della cooperazione con l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), ha aggiunto la fonte. I commenti sono arrivati dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha improvvisamente abbandonato il vertice del G7 in Canada con un giorno di anticipo, senza spiegarne il motivo. Prima della sua partenza, i leader del G7 (Gran Bretagna, Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone e Stati Uniti) avevano chiesto una "de-escalation" e dichiarato la loro convinzione che l'Iran "non potrà mai possedere un'arma nucleare".
"Bisogna fare il più velocemente possibile un cessate il fuoco a Gaza, il rilascio degli ostaggi e la ripresa degli aiuti umanitari per riavviare il processo politico nella prospettiva di due Stati". È il messaggio del presidente francese Emmanuel Macron dal vertice G7 in corso a Kananaskis.
L'Iran ha lanciato nell'ultimo attacco appena condotto una ventina di missili balistici. È quanto emerge da una valutazione iniziale delle Idf, secondo cui al momento non risulterebbero vittime. Un missile, a quanto viene riferito, ha colpito un parcheggio nella parte centrale di Israele, causando danni e provocando l'incendio di un bus vuoto.
L'esercito israeliano ha dichiarato di aver effettuato "diversi attacchi su larga scala" durante la notte contro obiettivi militari nell'Iran occidentale, nel quinto giorno di guerra fra i due Paesi. "Durante gli attacchi, sono state colpiti decine di depositi e impianti di lancio di missili terra-terra", così come "lanciamissili terra-aria e siti di stoccaggio di droni" nell'Iran occidentale, ha dichiarato l'Idf in una nota. A seguito di una nuova ondata di attacchi israeliani sulla capitale iraniana, tra cui uno all'edificio della televisione di Stato, entrambi i Paesi hanno attivato nella notte i sistemi di difesa missilistica e l'Idf ha esortato gli israeliani a ripararsi nei rifugi.
Le sirene stanno suonando nel centro e nel Nord di Israele, così come in alcune aree del Sud, a seguito del lancio di missili balistici dall'Iran. I civili nelle aree in cui sono scattate le sirene hanno ricevuto l'ordine di entrare nei rifugi antiaerei e rimanervi fino a nuovo avviso.I media israeliani riferiscono di eco di esplosioni nell'area di Gerusalemme, dove non sono suonate le sirene dell'allarme aereo per segnalare un nuovo attacco missilistico in arrivo dall'Iran, e di un missile caduto su Herzliya. Secondo quanto riporta il Times of Israel, si sono udite esplosioni nella zona di Gerusalemme e nel centro del Paese. Il sindaco di una città nel centro di Israele, riferisce Haaretz, ha fatto sapere che un missile iraniano ha colpito un autobus vuoto e che non sono state segnalate vittime. Poco prima l'esercito israeliano (Idf) aveva avvertito dell'arrivo di una raffica di missili balistici lanciati dall'Iran e assicurato che le difese aeree erano state attivate.
Le Forze di difesa israeliane (IDF) hanno comunicato via Telegram il lancio di una nuova raffica di missili iraniani verso Israele. "Poco fa sono risuonate sirene in diverse aree di Israele, a seguito dell`individuazione di missili lanciati dall`Iran verso lo Stato di Israele", ha affermato IDF. "Si invita la popolazione - ha aggiunto - a seguire le istruzioni del Comando del Fronte Interno. Attualmente l`Aeronautica Militare Israeliana è impegnata nell'intercettazione e, se necessario, nel colpire i bersagli per neutralizzare la minaccia. La difesa non è ermetica; è quindi fondamentale continuare a osservare scrupolosamente le indicazioni del Comando del Fronte Interno".
Israele ha inviato un allarme aereo sui cellulari dei cittadini avvertendo la popolazione del lancio di missili dall'Iran. L'Esercito ha reso noto che il sistema di difesa è stato attivato. Le sirene stanno suonando a Tel Aviv e in numerose altre aree del Paese. I media rilanciano la notizia di forti esplosioni nel centro della capitale.
Donald Trump non è partito in anticipo dal G7 in Canada perché è sul tavolo una proposta di cessate-il-fuoco tra Iran e Israele, come dichiarato dal presidente francese Emmanuel Macron. Lo ha affermato lo stesso Trump, attaccando il suo collega di Parigi con un post sul suo social network Truth Social. "C'è effettivamente una proposta di incontro e di scambio. È stata formulata una proposta specificamente per ottenere un cessate il fuoco e avviare poi discussioni più ampie", aveva spiegato Emmanuel Macron ai giornalisti, secondo l'agenzia di stampa France Presse, poco dopo la partenza precipitosa di Donald Trump per Washington.
"Il presidente francese Emmanuel Macron, per farsi pubblicità, ha erroneamente affermato che ho lasciato il vertice del G7 in Canada per tornare a Washington e lavorare a un 'cessate il fuoco' tra Israele e Iran. Falso!": lo scrive il presidente statunitense Donald Trump sul suo social network Truth. Macron "non ha idea del perché io sia ora in viaggio per Washington, ma di certo non ha nulla a che fare con un cessate il fuoco. È molto più grande di questo. Che lo voglia o no, Emmanuel non lo capisce mai", ha aggiunto.
"Tutti dovrebbero immediatamente evacuare Teheran". Lo ha scritto nella notte in un post su Truth social Donald Trump, mentre lasciava anticipatamente il G7 in Canada, a Kananaskis, dopo aver ordinato allo staff della sicurezza nazionale di riunirsi nella Situation Room della Casa Bianca per valutare le possibilità di un incontro con gli iraniani. Secondo quanto scrive Axios, si sta discutendo dell'ipotesi di un faccia a faccia questa settimana tra l'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff ed il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi allo scopo di discutere un'iniziativa diplomatica sulla fine della guerra con Israele e su un accordo con l'Iran. "Si sta considerando un incontro con gli iraniani questa settimana", ha detto una fonte dell'amministrazione americana citata dal sito.
Il presidente americano Donald Trump lascia in anticipo il G7 di Kananaskis, in Canada, per far rientro a Washington e seguire da vicino l'evolversi della crisi tra Israele e Iran. "Devo tornare è molto importante. Probabilmente vedete anche voi quello che vedo io e devo tornare il prima possibile", ha spiegato agli altri leader e ai giornalisti al momento della tradizionale foto di famiglia, prima di partecipare alla cena. Trump, prima di lasciare il Canada, ha ordinato allo staff della Sicurezza nazionale di riunirsi nella situation Room della Casa Bianca. Secondo la Cnn, che cita un funzionario statunitense, il presidente ha detto ai membri del suo team di tentare un incontro con i funzionari iraniani il più presto possibile. Ieri mattina, incontrando il primo ministro britannico Keir Starmer, il tycoon aveva annunciato che "appena vado via da qui faremo qualcosa", dicendosi certo che "verrà firmato un accordo: l'Iran sarebbe pazzo a non firmare".
La crisi Israele-Iran è stata al centro della cena di ieri sera dei leader che hanno approvato una dichiarazione congiunta sulla questione. Nel testo, firmato anche da Trump, che in un primo momento si era sfilato, si sottolinea tra l'altro che "Israele ha il diritto di difendersi" e che "l'Iran è la principale fonte di instabilità e terrorismo nella regione. Siamo stati costantemente chiari sul fatto che l'Iran non potrà mai possedere un'arma nucleare. Esortiamo affinché la risoluzione della crisi iraniana porti a una più ampia de-escalation delle ostilità in Medio Oriente, incluso un cessate il fuoco a Gaza".
Nel corso dei lavori, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha presentato la sua proposta di un'iniziativa del G7 per il cessate il fuoco a Gaza. A causa della partenza anticipata, è saltato l'incontro tra Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in programma per oggi. Questa mattina, infatti, nell'agenda del summit è in programma una sessione dedicata al conflitto aperta allo stesso leader ucraino (che ha in programma un incontro con Meloni) e al segretario generale della Nato Mark Rutte. Il vertice si concluderà poi nel primo pomeriggio, con le conferenze stampa finali.

A margine del Vertice G7 di Kananaskis, e alla vigilia della sessione dedicata ai temi di politica estera, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un incontro bilaterale con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Il colloquio - fa sapere Palazzo Chigi in una nota- ha permesso di discutere dei più recenti sviluppi in Iran, riaffermando l'opportunità di riaprire la strada del negoziato. Meloni, nel corso della conversazione, ha anche ribadito la necessità, in questo momento, di lavorare per il raggiungimento di un cessate il fuoco a Gaza.

"Il G7 ribadisce il suo impegno per la pace e la stabilità in Medio Oriente. Esortiamo affinché la risoluzione della crisi iraniana porti a una più ampia de-escalation delle ostilità, compreso un cessate il fuoco a Gaza. Restiamo vigili sulle implicazioni per i mercati energetici". Lo afferma sui social la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, rilanciando alcuni dei concetti della dichiarazione del G7 sui recenti sviluppi tra Israele e Iran.