Il Pd di Fossi alla prova del voto. "Siamo tornati tra gli operai, il centrodestra non dà risposte"

Il segretario dem toscano in campagna elettorale in vista delle Comunali: "Siamo competitivi". Sanità : "Senza fondi, chi ha di più dovrà contribuire". FiPiLi: "I costi non ricadano su chi lavora"

La segretaria nazionale Pd Elly Schlein con la guida dem toscana Emiliano Fossi

La segretaria nazionale Pd Elly Schlein con la guida dem toscana Emiliano Fossi

Firenze, 15 aprile 2023 –  Segretario del Pd toacano Emiliano Fossi, le elezioni amministrative si avvicinano. Quali obiettivi nelle tre città capoluogo Siena, Massa e Pisa?

In questi comuni 5 anni fa ha vinto la destra, che si è dimostrata incapace di governare, si è divisa e non ha dato le risposte che i cittadini volevano. Grazie a buoni candidati, espressione delle migliori energie cittadini siamo in campo e vogliamo giocarcela ovunque.

Laboratorio di alleanze, il rosso-giallo solo a Pisa. Perché?

Perché le alleanze si fanno nei territori e sui programmi: li c’è stato un percorso che ha visto confrontarsi e trovare una quadra le forze politiche di un campo largo, compresi i cinque stelle.

Con Italia Viva? Discorso aperto? La maggioranza regionale tiene...

Ci auguriamo che quello che sta accadendo tra Iv e Azione non crei problemi, siamo rispettosi dei percorsi degli altri partiti e nella nostra idea di centrosinistra c’è spazio per le istanze più moderate. A giugno apriremo un confronto con tutte le forze che si riconoscono nel centrosinistra, partendo da idee, proposte e contenuti.

Serve un dialogo vero e reale, senza forzature.

Lei ha parlato di azioni coraggiose per rimettere in piedi la Sanità toscana. Giani si è detto d'accordo con lei, ma poi non ha previsto nessun intervento fiscale per nuove risorse al Ssr. Quando le scelte forti, modello Robin hood del terzo millennio: paga di più chi è ricco a favore delle categorie sociali più svantaggiate?

Il governo taglia le risorse alla sanità, noi vogliamo migliorare i servizi e rilanciare il nostro modello dando risposte ai cittadini, iniziando dal taglio delle liste di attesa. Io la mia l’ho detta in tempi non sospetti, dobbiamo fare una grande battaglia contro questa destra che tagliando ci fa scivolare verso un modello privatistico e se non avremo risposte dal governo dobbiamo dare l’esempio: chi ha di più deve dare di più, perché la salute è un diritto di tutti, non solo di chi sta bene.

Il Pd lancia iniziative di piazza per difendere la sanità pubblica, ma da sempre il suo partito guida la Toscana. C'è qualcosa che non torna?

Invece torna eccome: il governo di destra sta attaccando la sanità pubblica, universalistica, come dimostra la diminuzione dei fondi per il Servizio sanitario nazionale. La sanità è da anni sotto stress per mancanza di fondi, medici, infermieri e operatori ci hanno salvato nel Covid e ora sembra che se ne siano scordati tutti. La mobilitazione del Pd parte dalle regioni che hanno a cuore la sanità pubblica di prossimità e territoriale, come la Toscana e l’Emilia-Romagna e che vogliono difendere un modello che ha bisogno di più risorse per reggere.

Cpr, lei è stato il paladino del no. Il governo vuole un centro per regione. Come va a finire?

In Toscana il Cpr non si farà perché, di fatto, sono luoghi di detenzione, dove vengono negati i diritti basilari delle persone. Prova ne è l’abuso di psicofarmaci denunciato da molte associazioni, su cui ho presentato un’interrogazione al ministro Piantedosi. Il governo Meloni grida al lupo al lupo ma si dimostra incapace di gestire l’immigrazione. Noi vogliamo dare risposte ai sindaci e ai cittadini sui temi della sicurezza ma non è questo lo strumento adatto.

Il capogruppo dem Ceccarelli dice che nessun sindaco dem vuole un'accoglienza modello Cpr. Nardella e Biffoni, la pensano diversamente. E sono i sindaci della cassaforte dei voti del Pd in Toscana che fanno i conti spesso con l'immigrazione che porta delinquenza e illegalità

La Toscana ha un modello di accoglienza diffusa e integrazione di cui è orgogliosa e che vive in un rapporto virtuoso fra prefetture, Regioni e Comuni. Siamo una terra di diritti, non accetteremo qui i Cpr.

Non c’è contrapposizione su questo. In consiglio regionale il Pd ha respinto unitariamente l’idea dei Cpr in Toscana. I sindaci pongono giustamente il tema della sicurezza e dei rimpatri rispetto a fenomeni di illegalità, e su questo servono risposte, che non possono essere i lager che a volte abbiamo visto o ì tweet dei ministri, serve una politica di gestione più efficace su cui il governo si sta dimostrando fallimentare.

Piombino aspetta le compensazioni. Cosa ha detto alla popolazione nell'incontro dell'altra sera? La gente crede ancora nella politica nella città dell'acciaio tradito?

Il Pd che ho mente torna tra le persone, sta dalla loro parte specie quando il problema è il lavoro. Ci tornerò e seguiremo la città perché li c’è un pezzo della nostra missione.

L’amministrazione comunale di centrodestra ha fatto tanti bei discorsi ma non ha concluso nulla.

Dobbiamo superare lo stallo: le aspettative riposte cinque anni fa nel nuovo investitore sono state deluse. Bisogna che venga elaborato un nuovo piano industriale. L’impegno della Regione c’è stato ed è importante, ma serve un intervento del governo. È stato fissato lun incontro al ministero dello Sviluppo economico, lo seguiremo con attenzione. Serve un’idea di rilancio, che dia una nuova speranza ai 1600 lavoratori e a un territorio che ha grandi potenzialità.

Domenica a Massa ci sarà Salvini, altra zona depressa. In Regione ci sono 57 dossier su crisi aperte. Che risposte sta dando il Pd ai lavoratori?

Il Pd deve avere l’ossessione del lavoro, e vogliamo mettere il governo di fronte alle sue responsabilità. Ci sono situazioni aperte - come Acciaierie, Gkn e altre - su cui la Regione e i Comuni stanno lavorando, ma il governo nazionale è ‘non pervenuto’, anche prima quando al ministero c’era Giorgetti.

A Massa Salvini farà come al solito il suo discorso, se la prenderà con tutti ma devono spiegare come mai hanno sfiduciato il sindaco e si presentano divisi con due candidati. Loro litigano, noi vogliamo far uscire la città dall’isolamento e ridarle speranza.

Tornare tra la gente, vivere il Paese reale. La sua segreteria è pronta? Da dove deve ripartire il Pd targato Fossi?

Sono ripartito dai luoghi: Piombino, Livorno, Arezzo, Siena, Massa. Non solo le città del voto. C’è un bisogno di esserci, di ascoltare e di costruire risposte.

È il giorno della protesta della Cna sulla FiPiLi contro il futuro pedaggio per bus e camion. Giusto far pagare queste categorie?

C’è bisogno di un confronto vero fra istituzioni e associazioni di rappresentanza, perché le scelte non ricadono su chi lavora. Io credo che ci si possa fare.