Giani, il passo dell’esperienza. Aspettando la corazzata Pd

Da passista a sprinteur. Così cambia la strategia della competizione delle prossime settimane

Eugenio Giani

Eugenio Giani

Firenze, 4 agosto 2020 - Passare da passista a sprinteur non è per niente facile. Chi ama il ciclismo sa che è quasi impossibile. Ma Eugenio Giani dopo ferragosto dovrebbe mutare le caratteristiche perché la competizione elettorale sta cambiando giorno dopo giorno scenario. Lui ama le lunghe competizioni perché è capace di mantenere a lungo un’andatura sostenuta e regolare. Lo sta facendo anche in questi giorni in cui le polemiche sul centrosinistra si moltiplicano. Saluta la famiglia, sale sulla Punto e macina chilometri. Incontra, saluta, ascolta. L’altro giorno era all’Elba, ieri nel Pisano. Parla poco adesso. Sui social ci pensa Dika, il giovane digitale. E ogni parola viene soppesata. Ha ancora addosso "l’equivoco" come lo chiama lui della battuta del guinzaglio. Corre con l’esperienza, vera risorsa che gli ha permesso di avere in ogni comune della Toscana (li ha visitati tutti i 273) , anche quelli guidati dal centrodestra, più di un amico. I sondaggi? Li guarda e non li guarda. Per uno che lo vede alla pari, ce n’è un altro che gli dà vantaggio. Ma sa che la gara è dura. Aspetta che la corazzata Pd, unico partito strutturato in tutta la regione secondo gli schemi classici (circoli, case del popolo, associazioni) si metta in moto. E confida che la coalizione, molto variegata da Articolo 1 a Italia Viva, porti a casa un pezzetto di risultato. Spera che anche Matteo Renzi scenda in campo ancor di più con le sue forze leopoldine.

Poi c’è la questione comunicazione. Il candidato governatore rivendica autonomia. Lo staff di Giani, oltre alle consolidate risorse interne che lo affiancano da tanto tempo in un sodalizio collaudato, si affida anche all’agenzia Momentum di Milano. Stefano Origlia è il punto di riferimento. Conosce la Toscana in quanto ha curato l’ultima campagna elettorale di Matteo Biffoni a Prato. Dopo ferragosto potrebbe entrare in gioco anche l’agenzia Jump di Marco Agnoletti, storico portavoce di Matteo Renzi. Lui, asso nella manica della campagna vincente di Stefano Bonaccini, è pronto a dare una mano. Per far scattare lo sprint dell’ultima volata.