LUIGI CAROPPO
Politica

Europee 2024, liste e candidati nella circoscrizione Italia Centrale: i nomi in Toscana

Pronte le liste dei partiti italiani per il voto dell'8 e 9 giugno: ecco tutti i nomi

Firenze, 3 maggio 2024 – C'è chi sogna gli Stati Uniti d'Europa e chi quelli d'Italia, c'è chi dice 'no, grazie' alla candidatura per la corsa a sindaco nella propria città ma si mette in competizione per un posto in Europa, c'è la guerra intestina al Pd e non poteva essere altrimenti, c'è chi sogna l'accoppiata generale-leonessa oltreconfine.

Benvenuti alla grande corsa per un posto all'Europarlamento nella maxi circoscrizione Italia Centrale: la Toscana corre con Lazio, Umbria e Marche per portare a Strasburgo e Bruxelles i candidati del territorio.

Chiamati al voto oltre nove milioni e mezzo di elettori. Nel 2019 presero il volo in quindici con la Lega a farla da padrone (sei parlamentari) e poi il Pd (quattro parlamentari tra cui il compianto David Sassoli). Anche in quel caso, come adesso, erano della partita sia Giorgia Meloni che Antonio Tajani, entrambi eletti. Stravinse il Carroccio con il 33,4%.

Stavolta lo scenario è ben diverso tanto che secondo le previsioni in tutta Italia Fratelli d'Italia dovrebbe vincere mandando in Europa 24 rappresentanti, il Pd 17, il Movimento 5 Stelle 16, la Lega 7 come Forza Italia.

La circoscrizione Italia centrale da sempre è stata significativa nello scacchiera del voto soprattutto perché i big della politica sono scesi nell'agone politico del Lazio portando un tesoretto di voti, soprattutto nel Pd, per la causa europea. Anche nella prossima tornata elettorale continentale la maxi circoscrizione sarà rappresentativa: la Toscana dovrà sgomitare, ma ce la farà. Nel 2019 furono eletti dalla Toscana Susanna Ceccardi, ex sindaca di Cascina, la leonessa del Carroccio; Simona Bonafé, regina delle preferenze nel Pd, David Sassoli. A Roberto Gualtieri subentrò cammin facendo Nicola Danti (Pd poi Italia Viva), a Simona Bonafè (eletta alla Camera) Beatrice Covassi. E adesso chi corre in Toscana dalla Toscana?

Fratelli d’Italia

Dal nucleo storico di Alleanza nazionale e prima ancora di Azione giovani è sceso in campo l'attuale capogruppo in consiglio regionale toscano di FdI Francesco Torselli. Dalla gavetta e dal consiglio comunale fiorentino in versione anti Renzi al sogno europeo con la massima che non dimentica mai. Quella di Mark Twain che dice “Tra vent’anni sarai più infastidito dalle cose che non hai fatto che da quelle che hai fatto. Perciò molla gli ormeggi, esci dal porto sicuro e lascia che il vento gonfi le tue vele. Esplora. Sogna. Scopri”. E Torselli è fedele a Giorgia e al suo credo (oltre alla fede Viola). In lista con Fdi per le Europee anche il padovano, ma toscano d'adozione Manuel Vescovi passato nel 2023 dalla Lega a Fratelli d'Italia con il sogno di realizzare gli 'Stati Uniti d'Italia' (titolo di un suo libro) prima che, eventualmente, di quelli di Europa. Nel 2011 è stato eletto come segretario provinciale di Pistoia. Nel 2013 segretario Lega Nord Toscana. Vescovi è stato consigliere regionale della Lega Nord poi senatore del Carroccio. Un anno fa la svolta con il passaggio a FdI.

Forza Italia

I moderati del centrodestra sanno che in Europa si sentono a casa o quasi. E puntano ad un ottimo risultato. Oltre alle candidature toscane annunciate ne è saltata, all'ultim'ora, fuori anche un'altra, quella di Giorgio Silli, sottosegretario agli Affari Esteri, di Noi Moderati. Silli, pratese doc, ha detto no alla corsa a sindaco della città del tessile (tantissimi nel centrodestra lo volevano sfidante) ed ha scelto diversamente. A Prato ha messo in piedi una lista con il suo nome a sostegno di Gianni Cenni ed è sceso in pista per l'Europa con lo scopo di portare una valanga di voti a Forza Italia (è stato sempre campione di preferenze a Prato). Oltre a lui, Jacopo Maria Ferri della famiglia sempre votata alla politica e alle istituzioni con il capostipite Enrico Ferri, ministro (dei 130 all'ora max in autostrada). E Alessandro Ghinelli, sindaco di Arezzo, uno dei simboli del fronte dei primi cittadini di centrodestra in Toscana.

Lega

Lo aveva annunciato a La Nazione e così è stato. "Io e Vannacci, a braccetto in campagna elettorale per portare sempre più Toscana in Europa" disse alcune settimane fa Susanna Ceccardi, europarlamentare uscente, ex sindaca di Cascina, ex sfidante di Giani per la corsa alla presidenza della Toscana nel 2020. La leonessa e il generale: l'accoppiata adesso è realtà. Che risultati otterrà la Lega dopo il boom di cinque anni fa? «La Lega, in questi cinque anni di legislatura europea, ha svolto con coerenza e determinazione il suo ruolo di opposizione al Parlamento Europeo ed è stata l’unica forza politica italiana a farlo fino in fondo. Avevamo ricevuto un ampio mandato popolare e abbiamo mantenuto l’impegno preso nel 2019 con gli elettori. I sondaggi ci danno in flessione? Vedremo. Di certo, ciò che dovevamo fare nell’interesse dell’Italia e degli italiani l’abbiamo fatto e continueremo a farlo» sottolinea Ceccardi. E sul generale Vannacci aveva detto: "Sono stata favorevole alla candidatura di Vannacci. Di certo non è una candidatura che mi preoccupa, a me preoccupa quella della Salis ... Considerato che si può fare la doppia preferenza uomo-donna, credo che il generale sarebbe un mio valido collega a Bruxelles". Tra le vecchie conoscenze della Toscana c'è anche candidato per l'Europa anche Claudio Borghi, economista, già consigliere regionale toscano della Lega. Nel gennaio del 2013 presentò a Bruxelles (unico italiano) insieme ad economisti di diversi stati Europei l' "European Solidarity Manifesto" in cui si sostenne la necessità di una dissoluzione coordinata dell'Eurozona.

Pd

Beatrice Covassi, fiorentina, subentrata a Simona Bonafè, è della partita. Alfierina, diplomatica, nel 2019 si candidò nelle liste Pd rappresentando Demos. In campo il sindaco di Firenze uscente Dario Nardella, presidente anche di Eurocities, convinto sostenitore di Europa, Europa, Europa sempre più Europa. "La mia esperienza di presidente di Eurocities, la più grande associazione di sindaci europei, mi ha insegnato che è fondamentale avvicinare l’Europa ai cittadini e che per questo è indispensabile il ruolo delle città. I cittadini percepiscono ancora oggi la Ue come un’entità astratta e lontana, succube di un meccanismo burocratico. L’Europa invece è stata decisiva per la vita di tutti, dal superamento della crisi del Covid con i vaccini al rilancio economico con il piano di recovery, alla battaglia sulla crisi energetica e ambientale. Il 70% delle leggi italiane dipende da decisioni prese dal Parlamento o dalla Commissione europea. E’ con questi concetti concreti e comprensibili che si può infondere più fiducia nell’Europa del futuro". A rompere le uova dei delicati equilibri tra le varie anime del Pd toscano, i riformisti bonacciniani hanno chiesto e ottenuto che in lista ci fosse anche Antonio Mazzeo, presidente del consiglio regionale toscano. Lui ci voleva essere e alla fine ci è riuscito. "Andiamo a rafforzare la rappresentatività dei territori - ha detto - a prendere complessivamente più voti...". Nardella e i franceschiniani non l'hanno presa bene e anche il presidente della Toscana Eugenio Giani ha storto la bocca.

Italia Viva

Perno fondamentale della lista 'Stati Uniti d'Europa' nata dalla sinergia con Emma Bonino. C'è Matteo Renzi che si è voluto piazzare ultimo tra i candidati. "Io all'Europarlamento, se eletto, ci vado davvero". Ha fatto un passo indietro Nicola Danti, europarlamentare uscente. Ha scritto così: "Cari amici, la candidatura di Matteo Renzi è una buona cosa per la lista Stati Uniti d’Europa. È evidente che la regola della doppia preferenza di genere impedisce a me di fare una corsa che possa avere una qualche minima possibilità di competere. Il materiale era pronto, volantini, manifesti, santini, roll up, e come sapete non mi sono risparmiato nelle ultime settimane a girare per il collegio per fare la campagna elettorale. Ma la mia corsa finisce qui. Prima del via ufficiale. Mi scuso con tutti coloro che ho importunato nelle ultime settimane. Ringrazio tutti coloro che hanno avuto parole di affetto e di stima nei miei confronti. È stato un onore rappresentare il paese e tutti voi nel Parlamento Europeo per 10 anni. Ho cercato di fare del mio meglio, tenendo sempre fede ai miei valori e alla mia coscienza. Ora si apre una fase nuova della mia vita…il bello deve ancora venire!". Della partita invece sarà Rosa Maria Di Giorgi che ha lasciato recentemente il Pd (dal momento in cui non sono state fatte le primarie a Firenze per scegliere il candidato sindaco). Esperienza (è stata parlamentare) e conoscenza del territorio (Firenze soprattutto).

Movimento Cinque stelle

Il Movimento 5 Stelle ha messo in atto una consultazione tra gli iscritti e in corsa ci sarà l'ex senatore viareggino Gianluca Ferrara che nel confronto interno al Movimento è risultato il più votato in Toscana e complessivamente il secondo nel Lazio, Umbria, Marche e Toscana. Ferrara si lancia: “In virtù del valore fondamentale della Pace che ho sempre portato avanti in Parlamento, del mio ruolo di capogruppo in Commissione Esteri, dell’Osce e del Consiglio d’Europa, sarò lieto di dare il mio contributo alle prossime elezioni. Al parlamento europeo è indispensabile non solo imporre politiche di Pace, ma della legalità, del lavoro, della tutela dell’ambiente e delle categorie più svantaggiate. Noi ci saremo con la nostra esperienza e coerenza”. E nelle altre liste spicca un nome particolarmente conosciuto a Firenze, quello dell'ex direttore degli Uffizi, Antonio Natali che corre per Alleanza Verdi Sinistra.

Azione

C'è il capolista Carlo Calenda che negli ultimi giorni è stato a Firenze ad incontrare il sindaco Nardella per rafforzare la sinergia alle amministrative con il centrosinistra. Con lui ci sono l'ex ministra alle Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti, e dalla Toscana la consigliera comunale di Cascina Cristina Bibolotti, l'ex senatrice pistoiese Barbara Masini, l'aretino Luciano Spigliantini, la livornese Rossella Pera.