Regionali Toscana, candidati a confronto. Giani e la svolta sui rifiuti

Il candidato del centrosinistra: "Nessun nuovo termovalorizzatore"

Eugenio Giani (foto New Press Photo)

Eugenio Giani (foto New Press Photo)

Firenze, 14 luglio 2020 - Dopo il confronto organizzato da La Nazione, ecco gli elementi salienti delle risposte di Eugenio Giani (Pd, Italia Viva e altre sigle).

Parola d’ordine: economia circolare e riciclo al massimo

«Sui rifiuti concentreremo nei tre Ato risorse e possibilità attraverso l’economia circolare e ritengo che per questo non c’è necessità di pensare a nuovi termovalorizzatori», dice Eugenio Giani, candidato governatore del centrosinistra in occasione del confronto con Susanna Ceccardi a «La Nazione». È una vera e propia giravolta. Giani ha affermato che «l’obiettivo è portare la Toscana ad essere la prima regione a rispettare gli accordi di Parigi» puntando su «geotermia, pannelli fotovoltaici, tutto nel contesto di un’economia circolare che ci porta un ciclo virtuoso». E attacca l’avversaria: «Ceccardi ha detto che vuole realizzare tre impianti. Dove li vuole fare? Per quanto ci riguarda noi li stiamo chiudendo: quelli di Montale, Pisa, Selvapiana». In questi ultimi giorni Giani ha modellato la sua posizione anche tenendo conto della variegata coalizione (dalla sinistra di Articolo Uno al centro di Italia VIva). Ed ha cambiato posizione visto che diceva che «il piano della giunta Rossi va verificato e in particolare la possibile bioraffineria Eni di Stagno a Livorno e che l’ipotesi di un termovalorizzatore in Toscana era praticabile».

"Sono autunomo, la grande coalizione è un'opportunità"

«Quando Giani entra in pista, decide Giani: io mi sento convinto delle mie scelte, che stanno allargando l’area del centrosinistra» ha detto il candidato del centrosinistra che ha parlato anche del suo legame con l’ex premier Matteo Renzi. «Il sistema elettorale che abbiamo in Toscana - ha proseguito Giani - consente il voto anche solo al presidente, così il ruolo delle liste e del presidente in prima persona ci può consentire grandi risultati».

Servizi territoriali, bisogna fare di più per la salute

«A novembre quando ho iniziato la campagna elettorale avevo dei dubbi» sulla organizzazione della sanità toscana in tre grandi Asl, ma «l’emergenza Coronavirus mi ha insegnato che è stata una scelta giusta» ha sottolineato Giani. «Quando votammo la riforma nel 2015», ha ricordato, ci fu «l’ostruzionismo, la voglia di rinvio, ma meno male abbiamo avuto l’efficacia di farla, di portarla a termine». Bisogna però lavorare «sulla rete territoriale e sulle case della salute».

Sì al tunnel Tav, avanti anche con la Darsena Europa;

«L’aeroporto di Peretola è importantissimo e dobbiamo andare avanti sulla strada» della nuova pista, poi «conto molto sul Corridoio Tirrenico, sulla Darsena Europa, sull’attraversamento della Tav sotterranee a Firenze e su tutta una serie di opere che riguardano piccoli territori ma sono importantissime, i ponti, come i percorsi ciclabili» sottolinea Eugenio Giani. «Oggi 2,7 milioni di persone arrivano attraverso l’aeroporto di Peretola, è importantissimo dobbiamo andare avanti su questa strada. Una pista convergente parallela all’autostrada, ha un cono di volo molto più agevole non va su 50mila persone ma su nemmeno mille e sarebbe anche una scelta ambientalmente più bella. Noi su questo ci siamo, altri non ci sono». Sulla gara per la gestione del trasporto pubblico locale: «Deciderò nel momento in cui i cittadini mi daranno il potere di farlo».

a cura di Luigi Caroppo