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Casucci, «Treni pendolari su linea lenta, Regione chieda a Mit sconto su abbonamenti»

Chiediamo che la Regione Toscana pensi a farsi promotrice,presso il Ministero dei Trasporti, di un possibile sconto sull'abbonamento dei pendolari". A dirlo è il consigliereregionale di Noi Moderat i, Marco Casucci.

casucci

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Arezzo, 21 luglio 2025 –  "Nella malaugurata ipotesi in cui i treni pendolari

verranno, dal 1° gennaio 2026, spostati sulla linea ferroviaria Lenta Arezzo-Firenze,

Bisogna pensare ad una forma di ristoro per i viaggiatori che andranno incontro a nuovi disagi.

Chiediamo che la Regione Toscana pensi a farsi promotrice,presso il Ministero dei Trasporti, di un possibile sconto sull'abbonamento dei pendolari". A dirlo è il consigliereregionale di Noi Moderat i, Marco Casucci. ''Con l'entrata in vigore dell'orario invernale a dicembre 2025 verrà innalzata a 300km/h la velocità sulla linea DirettissimaRovezzano-Settebagni, questo imporrà che tutti i treni che viaggeranno

sulla Direttissima bisognerà mantenere una velocità di 200km/h, purtroppo ad oggi

i convogli regionali hanno una velocità massima di 160km/h.

I nuovi treni sono stati ordinati da Trenitalia ma tardano ad arrivare

- ricorda Casucci -. La soluzione prospettata da Trenitalia è quella di dirottare i treni regionali sulla linea Lenta con un aggraviodi disagi, in termini di tempo di attesa, per i pendolari. In attesa dell'arrivo dei treni veloci, la Regione potrebbe adoperarsi per far ottenere uno sconto sull'abbonamento agli utenti, che percorrono la linea Arezzo-Firenze.''  ''Regione e Trenitalia potrebbero ragionare su uno sconto del contratto di servizio, così da utilizzare tale risparmio per alleggerire il costo dell'abbonamento dei pendolari, un congruo ristoro - sottolinea Casucci, che presenterà un atto -. La tratta Firenze-Arezzo-Roma, tra la fine del 2023 e la metà del 2024, ha mostrato gravi critiche sul fronte della puntualità e della regolarità del servizio, a causa di numerosi cantieri e interferenze tra treni regionali ea lunga percorrenza. Sono verificato

continui ritardi anche superiori a 100 minuti. Non si può

continuare ancora ad incidere sull'organizzazione e la

qualità delle vite dei pendolari".