La sindrome invasiva della cancel culture

Ha ragione Guia Soncini, questa è l’epoca della suscettibilità, malata di sensibilismo. Un concetto ben espresso di recente dallo scrittore americano Bret Easton Ellis

Pecore Elettriche

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Firenze, 16 aprile 2023 - Se avete la saga completa di Zio Paperone firmata da Don Rosa tenetevela stretta, ché varrà una fortuna. Grazie all’ottusità della Disney, licenziataria dell’opera, gli editori non potranno più ristamparla integralmente. E perché? Lo ha spiegato lo stesso fumettista, prima a febbraio e più approfonditamente due giorni fa. La saga contiene due storie, Il cuore dell’impero e Il sogno di una vita , nelle quali compare il personaggio di Bombie (Gongoro, dalle nostre parti), un morto vivente rianimato con la magia vudù, proveniente dalla storia di Carl Barks dal titolo Paperino e il feticcio , pubblicata originariamente nel 1949. Don Rosa realizzò Bombie come un uomo africano, con tratti caricaturali e in abiti stracciati ed è probabile, ha spiegato il fumettista, che sia questa la ragione per cui la Disney - in virtù della sua nuova policy editoriale attenta a non turbare gli animi di nessuno - ha disposto la censura delle due storie considerate evidentemente scorrette .

"Gli unici tentativi di discussione – ha spiegato Don Rosa due giorni fa - ci sono stati da parte delle case editrici, che in prima battuta mi hanno spiegato la situazione e poi mi hanno riferito con chi avrebbero potuto ragionare all’interno dell’azienda licenziataria".

L’opzione più auspicabile "era quella di continuare a usare le due storie ma applicando un disclaimer come si fa spesso con fumetti, fìlm o programmi tv con simili problematiche. L’azienda licenziataria fa proprio questo con altre sue produzioni del passato. Ma gli uffici americani dell’azienda non hanno alcun interesse o rispetto per il fumetto, quindi si sono rifiutati di discutere la questione. Inoltre, agli editori licenzianti è stato vietato di fare presente la situazione ai propri lettori o di farne pubblicamente menzione. A loro è permesso soltanto di dichiarare che una nuova edizione del libro è stata ‘editata per via del contenuto’, ma non potranno essere in alcun modo specifici riguardo a cosa è stato cambiato o omesso". Insomma, una follia. Accadrà anche con l’edizione italiana, naturalmente. A febbraio mi ero precipitato ad acquistare online la saga integrale, la cui pubblicazione era prevista per fine marzo. Poi è arrivata un’email con il rinvio a ottobre. Senza alcuna spiegazione. Ho annullato l’ordine perché non mi interessa la rivisitazione contemporanea della Disney.

Ha ragione Guia Soncini, questa è l’epoca della suscettibilità, malata di sensibilismo. Un concetto ben espresso di recente dallo scrittore americano Bret Easton Ellis sul settimanale francese Le Point: "La gente oggi si lamenta di essere offesa, ma allora volevamo essere offesi! Volevamo essere provocati da ciò che vedevamo, sentivamo. Oggi tutti devono camminare sulle uova. Se scrivi, sei subito accusato di razzismo, sessismo e questa iperattenzione al linguaggio sta rovinando l’arte e l’umorismo". Lo stesso Ellis, autore di capolavori come Meno di zero e American Psyco , oggi avrebbe difficoltà a essere pubblicato: "American Psyco non supererebbe la barriera del lettore sensibile. Perché sarebbe comunque politicamente scorretto. La sua dimensione satirica non sarebbe più percepita. Nemmeno le metafore".

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